Fusione tra i Consorzi di Bonifica dellAso, Tenna e Tronto
Fermo | Facciamo il punto della situazione di Saturnino di Ruscio*
di Saturnino di Ruscio*
La Giunta Regionale ha emanato il decreto n.108 del 12.03.2005 di fusione tra i Consorzi di Bonifica dellAso, Tenna e Tronto per una prima riorganizzazione dopo un periodo commissariale di circa 8 mesi, per cercare di sanare un passivo accumulato negli ultimi 2 anni 2003-2004. Momento, questo, per cui i Consorzi non hanno potuto più svolgere funzioni idrauliche e di difesa del suolo, quindi richiedere ai consorziati il corrispettivo contributo che, per i tre Consorzi ammontava a circa 3 milioni di Euro annui.
Tale situazione debitoria era prevedibile fin dal 2001, ovvero da quando la Regione Marche iniziò un processo legislativo che ha visto assegnate le funzioni anzidette alle Province quindi, linibizione per i Consorzi a riscuotere la nota tassa di bonifica a carico degli immobili urbani e agricoli di tutto il comprensorio. Occorre ricordare che in quel periodo i Consorzi di Bonifica funzionavano in questo modo: tutti pagavano la tassa consortile ricevendo benefici diretti ed indiretti e lattività svolta dagli stessi, riguardava un ampio spettro dazione (irrigazione, manutenzione dei fossi, e strade interpoderali), nonché unazione di riferimento per le progettazioni e la gestione dei progetti stessi, finanziati dal Pubblico: (che, ad esempio, per il quinquennio 96-2000 per il Consorzio Bonifica del Tenna, ammontavano ad Euro 10.000.000) originando per le casse dellEnte il 12% di spese generali andando così ad abbattere lonere a carico dei contribuenti.
Se in linea di principio risulta corretto quanto disposto dalla Regione Marche che ha riservato ai Consorzi di Bonifica solo il servizio irriguo il cui costo deve essere pagato da chi ne usufruisce, di fatto ha creato una serie di conseguenze prevedibili.
Innanzitutto la dotazione del personale, a seguito di tale drastica riduzione delle funzioni e quindi degli introiti, è risultata sproporzionata rispetto alle nuove competenze. Quando in unazienda diminuiscono le attività, di conseguenza diminuisce anche il fatturato, e se i costi rimangono invariati lazienda va in passivo.
Inoltre la manutenzione delle opere di difesa del suolo, rimboschimenti ecc. la manutenzione della viabilità interpoderale, ha una valenza pubblica in quanto i benefici apportati con lopera di manutenzione dei Consorzi, che attivano i finanziamenti pubblici interessano lintera collettività e non solo quella agricola e rurale. Quale privato, infatti, spenderebbe soldi propri in montagna per la manutenzione di un bosco, il cui beneficio è rappresentato dalla diminuzione del tempo di corrivazione, (ovvero il tempo che intercorre da quando la goccia di pioggia cade ed arriva a valle), quindi un beneficio che andrebbe esclusivamente a vantaggio delle popolazioni vallive?
Ed ancora, gli agricoltori che usufruiscono delle irrigazioni, con i ricavi dei prodotti agricoli ridotti al lumicino non riescono a pagare le sostanziose cartelle esattoriali dei Consorzi di Bonifica. In sostanza per alcuni anni, i Consorzi Bonifica sono stati lasciati a se stessi ed il passivo è notevolmente aumentato.
Con Legge Regionale n.12 del 2004 è stato avviato il progetto di fusione tra i 3 Consorzi Aso, Tenna e Tronto per la costituzione di un unico Consorzio Provinciale, senza tenere nella debita considerazione la Provincia di Fermo. La stessa legge Regionale si impegna altresì ad erogare un contributo annuo di Euro 305.000 per anni venti per attivare un mutuo di circa 4.000.000 di Euro utili a coprire le passività createsi dal Gennaio 2003 per i mancati introiti del contributo di bonifica generale a carico degli immobili agricoli e urbani.
Poste tali premesse occorre considerare che il contributo messo a disposizione dalla Regione con la succitata legge sebbene riesca a coprire le passività maturate dopo il Gennaio 2003 per i tre Consorzi, non sarà sufficiente sicuramente per gestire un periodo di transizione a fusione avvenuta, che vedrà il nuovo Ente ancora in perdita. Inoltre, le aziende agricole che beneficiano del servizio irriguo non riescono a sopportare, in considerazione delle difficoltà congiunturali del comparto, lintero costo del servizio irrigazione.
Per quanto riguarda il Consorzio del Tenna, realtà istituzionale per la Provincia di Fermo, si sta assistendo ad un azzeramento di detto istituto: infatti lorganico del personale entro il 2005 passerà a n. 12 unità di cui 7 operai e 5 impiegati e lipotesi dellalienazione dei beni patrimoniali del Consorzio ( sede degli Uffici in Via Vespucci e abitazione in Comune di Magliano di Tenna) contribuisce a questo obiettivo.
La logica della fusione porta ad una confusione delle passività e delle attività degli Enti da fondere, e quindi la stessa logica vuole che la vendita dei beni patrimoniali del Tenna venga utilizzata per il pagamento delle passività di tutti e tre gli Enti oggetto di fusione.
Favorire tale ipotesi significa depauperare questo territorio del proprio patrimonio. Posto che le passività del Consorzio di Bonifica del Tenna al 31.12.2004 ammontano a circa un milione di Euro, qualora lo stesso Consorzio alieni il proprio patrimonio, ci si chiede: quanto del Contributo Regionale andrà a beneficio dei consorziati del Consorzio di Bonifica del Tenna?
Se così fosse, la Legge 12/2004 e il contributo previsto nella stessa sono a beneficio solo del Consorzio del Tronto. Pertanto, alla luce di quanto sopra, occorre rapidamente procedere alla stima del costo di una fase transitoria successiva alla fusione per impegnare la Regione Marche e garantire funzionalità ai Consorzi di Bonifica in termini di servizio che gli stessi erogano, a costi sopportabili per gli utenti; alla rassegnazione ai Consorzi di Bonifica le funzioni idrauliche e di difesa del suolo (fossi minori e viabilità secondaria), in maniera da favorire unazione integrata con il servizio irriguo e un beneficio generalizzato per tutti gli utenti in termine di costo. In considerazione che le Province hanno compiti in materia di Bonifica, occorre inoltre ridefinire alla luce della nuova Provincia di Fermo, un nuovo assetto territoriale degli attuali Consorzi di Bonifica del Tenna e dellAso.
Gli agricoltori, le associazioni agricole sono invitati a sensibilizzare i candidati alle prossime elezioni regionali per elaborare un progetto che veda rispettare tali aspettative.
La Regione Toscana, contrariamente alle Marche, ha lasciato ai Consorzi la funzione che avevano ed ha eliminato lodiosa cartella esattoriale Tassa bonifica; i consorzi bonifica hanno stipulato una convenzione con gli Ato per il servizio svolto di raccolta e scolo delle acque percependo un adeguato compenso. Era così difficile nelle Marche?
Il candidato alle prossime elezioni regionali per la Casa delle Libertà , Francesco Massi, presente allincontro con gli operatori agricoli tenutosi il 29 marzo scorso, si è impegnato a rivedere la normativa per garantire ai consorziati una tariffa adeguata al Comparto facendo tesoro delle altre realtà regionali cogliendone la parte migliore.
*sindaco di Fermo
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30/03/2005
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