Una lunga, interminabile storia che si conclude. O almeno ne termina il primo atto. Il piano regolatore di Fermo è stato approvato ieri dal Consiglio comunale, 20 giorni dopo il rientro, attesissimo da Ascoli, dove era fermo da diverso tempo per via di numerose osservazioni e richieste di modifica. Un piano che nel lungo periodo di attesa è stato spesso terreno di scontri, anche particolarmente accesi, tra comune e provincia.

Da una questione tecnica ad un aspro confronto politico e territoriale. Da un lato la giunta fermana, che ha accusato a più riprese la Provincia di ostacolare la crescita del quinto capoluogo di provincia dilazionando i tempi per l’approvazione. Dall’altro le risposte di Ascoli, che stigmatizzavano Di Ruscio ed i suoi assessori per il tentativo di strumentalizzare politicamente la questione.

Acqua passata, si spera. Il consiglio ha approvato a maggioranza il piano, che comunque, secondo i piani dell’attuale maggioranza, andrà ritoccato nel corso della prossima legislatura.

Dopo le numerose osservazioni, molte e sostanziali infatti le modifiche apportate al piano originale. Il sindaco Di Ruscio ha già annunciato che in caso di riconferma saranno diverse le varianti da realizzare.

Il suo rivale Giuseppe Buondonno ha invitato al rispetto delle segnalazioni dei tecnici delle Provincia. Intanto però il primo, fondamentale passaggio è stato ultimato.