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Hanno deciso di chiudere "Casa di Alice"

Grottammare | La Segreteria FP CGIL di Ascoli Piceno lancia un grido di allarme, prima che sia troppo tardi, sulle condizioni in cui versa la struttura socio sanitaria "Casa di Alice".

La Segreteria FP CGIL di Ascoli Piceno intende portare all'attenzione della pubblica opinione la condizione sempre più precaria della struttura, finanziata dalla Regione Marche, dalla Zona territoriale 12 e dai comuni dell'ambito sociale di San Benedetto. Finanziamenti che la regione nel corso degli anni ha ridotto notevolmente, fino a mettere a rischio l'esistenza della struttura.

Aperta nell'anno 2000, la struttura assiste ragazzi affetti da AUTISMO, una patologia seria e invalidante che insorge in soggetti giovani ed ha bisogno di una assistenza qualificata e personalizzata con un alto numero di operatori (di norma un operatore per paziente) professionalmente preparati.
La struttura, oltre ad avere un ruolo pedagogico e riabilitativo dei ragazzi affetti dalla sindrome, assolve anche ad un valido e indispensabile ruolo sociale di supporto per le famiglie.

Casa di Alice è gestita dal comune di Grottammare, che funge da capofila per tutto l'ambito sociale. Il servizio non è riservato ai soli utenti del territorio della Zona territoriale 12 di San Benedetto, ma bensì accoglie ragazzi di tutta la provincia di Ascoli Piceno, di Macerata e di numerosi comuni del vicino Abruzzo.
Va evidenziato che di queste strutture ne esistono solo due nella regione Marche, una a Grottammare e l'altra a Fano.

La mancanza di certezza dei finanziamenti, da parte degli enti locali, mette a rischio il servizio erogato dalla struttura determinando la precarietà degli operatori, che non vengono stabilizzati, con il rischio di disperdere le numerose professionalità acquisite negli anni.

Purtroppo la trattativa con l'amministrazione di Grottammare ha permesso la stabilizzazione di rapporti di lavoro di oltre venti dipendenti, lasciando precari gli undici dipendenti di Casa di alice, pur avendo tutti i requisiti previsti dalla finanziaria 2007.

La FP CGIL nel sollecitare un intervento degli organi istituzionali (Regione Marche, Conferenza dei sindaci, ecc), chiede di evitare la chiusura di un servizio pubblico così importante e insieme alla certezza del servizio la stabilizzazione del personale che vi opera da anni.

Segretario generale FP CGIL
Francesco Neroni

04/03/2008





        
  



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