La Provincia perde colpi e Colonnella invoca Alberto Sordi
| ASCOLI PICENO - Il consigliere regionale Guido Castelli evoca lo scomparso attore riferendosi al presidente della Provincia Colonnella.
di Guido Castelli
Molti ricorderanno l'interpretazione del compianto Alberto Sordi il quale, reduce dalla guerra, giustificava con la moglie il proprio stato di perenne (e volontaria) disoccupazione continuando a sostenere, dopo dieci anni dalla fine del conflitto, la celeberrima frase: "a me m'ha rovinato la guera". Allo stesso modo Colonnella, per replicare in qualche modo alle puntuali argomentazioni di Pasqualino Piunti, cerca di giustificare le sistematiche retrocessioni della provincia di Ascoli in tutte le classifiche statistiche sulla efficienza, sul benessere e sulla produttività amministrativa degli Enti locali dando la colpa al Governo nazionale. Peccato che il vittimismo del presidente si scontri con la realtà dei fatti. Fatti che parlano dell'abnorme carico fiscale imposto ai cittadini anche da parte della provincia (addizionale sull'energia, tassa sui rifiuti, IPT, cosap ecc.), dell'incessante aumento della spesa corrente, dalla
pletora di dirigenti che costellano l'ente provincia, di un personale amministrativo sfiduciato e quindi poco produttivo, di un bilancio provinciale gonfiato da fantasiose previsioni di entrata (basti pensare al fatto che il bilancio provinciale, che nel 2003 è stimato a 217 mld
di vecchie lire, passerà nel 2005 a soli 85 mld).
Colonnella ha inaugurato la stagione del "governo virtuale", inondando la provincia di iniziative ad effetto che sostengono l'immagine dell'amministrazione senza incidere sulla realtà: Palazzo San Filippo è un po' come Cinecittà (tanto per rimanere nel tema cinematografico)
dove le case hanno solo la facciata.
L'elenco degli esempi è interminabile: le ripetute inaugurazioni dei trafori inesistenti, le aste della pace, i telefoni multicolori, i mega-convegni affollati per il 90% da dipendenti provinciali
precettati, le società mangiasoldi come Piceno da Scoprire che producono piu' depliants che turisti.
L'ultimo arrivato, in ordine di tempo, è il multiforme periodico "Il Piceno" per il quale Colonnella ha stanziato svariate centinaia di milioni che, con una seria programmazione, avrebbero consentito l'accensione di un mutuo per la realizzazione di strade o altre opere
pubbliche.
Caro Colonnella, lascia perdere le fantasie sui presunti e indimostrati tagli del governo nazionale e concentrati sulla drammatica situazione di un territorio che sconta ritardi gravissimi, che è esposto alle continue pressioni "anconocentriche" del governo regionale
e dove l'occupazione e l'impresa versano in condizioni preoccupanti.
Date queste premesse, è necessario che la classe dirigente (nessuno escluso) di questa provincia si rimbocchi le maniche e dimostri un grande senso di responsabilità per invertire il trend negativo.
Diversamente, qualora la crisi del sistema diventasse irreversibile, cosa racconteremmo al cittadino ? Sono convinto che se provassimo a dire che "ci ha rovinato la guera" nessuno ci crederebbe.
*consigliere regionale di Alleanza Nazionale
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04/03/2003
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