Sabato 8 e domenica 9 marzo la stagione di prosa del Teatro dell'Aquila di Fermo - promossa dal Comune di Fermo e dall'Amat - propone la commedia di Molière Il medico per forza, piccola perla nel repertorio del drammaturgo francese. Su questa fulminante farsa con musiche la regista Monica Conti ha confezionato uno spettacolo di grande godibilità, fluido ed elegante. Sganarello è interpretato da un formidabile Gianrico Tedeschi che canta e balla con sorprendente elasticità.

Commedia in tre atti, rappresentata nel 1666, prende spunto da un noto "fabliau". Martine per punire il marito Sganarello, ubriacone e manesco, lo fa passare per medico presso una famiglia che ha una figlia malatissima. Persuaso dal bastone egli accetta la sua parte e se la cava egregiamente, contraffacendo il gergo della Facoltà. Presenta come farmacista l'innamorato della ragazza, che il padre di lei non voleva accettare, ed ella riacquista subito la salute e la favella perduta. I due si sposano, Sganarello rimane medico.

"È un "puro gioco teatrale" - scrive la regista nelle note allo spettacolo - "un copione per attori attraversato da folgoranti battute comiche, di cui Molière impudicamente si serve per condurre la sua indagine "scientifica" sull'uomo, (e dopo il Minetti di Bernhard credo che questa scelta sia stata dettata quasi da un'esigenza fisica). Dopo il rigore assoluto e la condanna del "Teatro per divertire" di Bernhard, affrontiamo ora questo piccolo gioiello scintillante di risate, colori e musiche, per riscoprire e riassaporare il dialogo, il dinamismo e il gioco."
"Teatro senza trama, senza storia, senza senso, senza rete. Teatro del ridere per far ridere, per divertire. Il Medico per forza è questo", afferma Gianrico Tedeschi. "Nelle due tradizionali categorie del serio e del comico" - continua l'attore - "Molière costruisce il suo Teatro soprattutto quando volge la sua attenzione agli svaghi della Corte del Re per rappresentarne gli intrighi, le ipocrisie, le infedeltà, l'arroganza, e la debolezza mentale. Poi coltiva anche la fase in cui si abbandona alla comicità pura e cioè alla farsa. Per gli attori è ricerca, invenzione, laboratorio, virtuosismo, un po' di follia e molta fatica. Per il pubblico è divertimento e piacevolezza. Sia per Molière che per noi teatranti di tournée è anche dosaggio di repertorio, alternativa di proposte per tenere vive le richieste e sollecitarle. Gli amministratori di una volta dicevano: "La gente ha voglia di ridere". Facciamoli ridere quando si tratta di Molière. Però, sarà un caso, ma nel Medico per forza Sganarello dice: "Gente, attenzione, perché quando nell'aria gira stupidità c'è subito pronto chi se ne approfitta". In tutti i campi del vivere umano, in prima linea quello sociale. A questo punto si imbrogliano le carte, la falsità viene spacciata per verità e chi se le ritrova sul gobbo poi è proprio la gente."

Dopo Fermo lo spettacolo sarà in scena lunedì 10 marzo al Teatro Calabresi di San Benedetto del Tronto (info 0735.5869500), martedì 11 marzo al Teatro Filippo Marchetti di Camerino (info 0737.636041), mercoledì 12 marzo al Teatro Comunale di Treia (info. 0733.217385), giovedì 13 marzo al Teatro Sanzio di Urbino (info: 0722.2281) e il 15 e 16 marzo al Pergolesi di Jesi (info: 0731.538355).