Dopo settimane di lotte, e’ stata raggiunta un’ intesa per il rinnovo del contratto integrativo dei 530 addetti alla produzione nello stabilimento della Manuli Rubber di Ascoli. L’intesa è stata siglata questa mattina alle 4, presso la sede dell’Assindustria, dopo molte ore di estenuante trattativa, fra i rappresentanti dell’azienda, tra cui Giuseppe Vuolo, responsabile Finanza e Personale del Gruppo Manuli Rubber Industries, e quelli dei sindacati CGIL-CISL-UIL e Sincobas.

Nel testo, che però per diventare operativo, dovrà essere ratificato dall’assemblea dei lavoratori, indetta per martedì 8 marzo, si prevede un aumento salariale per i dipendenti della produzione, un programma di assunzioni per 50 nuovi addetti, con contratto a tempo indeterminato (25 entro maggio), e il mantenimento degli attuali livelli occupazionali per i dipendenti con contratto a tempo.

L’azienda non ha però sottoscritto una dichiarazione che l’impegnava al mantenimento anche nel futuro dello stabilimento di Ascoli.

“Si tratta certamente di un intesa soddisfacente – commenta Andrea Quaglietti, responsabile del Sincobas – sia dal punto di vista economico che dei livelli occupazionali previsti. Aspettiamo ora l’approvazione dei lavoratori per entrare meglio nel merito dell’accordo. Purtroppo – continua Quaglietti – permangono forti motivi di preoccupazione sul futuro stesso dell’attività produttiva nella fabbrica ascolana, dato che la Manuli ha risposto no alla richiesta sindacale di inserire una dichiarazione che considerasse ancora strategico e competitivo, come nel passato, lo stabilimento piceno.
Ci è stato confermato che l’ipotesi Cina rimane allo studio, e questo evidentemente non scongiura il rischio di delocalizzazione futura della fabbrica di Ascoli. Noi faremo di tutto, nei prossimi mesi, affinché l’azienda fornisca risposte chiare circa gli investimenti e i programmi per il nostro sito produttivo.”

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