Se Luciano Agostini avesse davvero a cuore gli interessi del territorio, dovrebbe senza esitazione rinunciare alla candidatura nelle elezioni politiche. Ecco, questo sarebbe davvero un bel segnale da parte della politica. In caso contrario significherebbe che Agostini antepone i propri personali interessi alla carriera politica rispetto a quelli della provincia di Ascoli Piceno.

Difatti, chi non comprende che è più facile "fare" per il territorio da vice presidente della regione Marche piuttosto che da parlamentare?
E allora perché non riconoscere che il PD non rappresenta altro che la riproposizione di vecchi ed obsoleti schemi di un malcostume politico che gli italiani ormai non sono più disposti a tollerare?

Ma il bello deve ancora venire, visto e considerato che a sostituire Agostini come assessore regionale sono in pool position da una parte il jurassico Paolo Perazzoli e dall'altra il sempiterno Sandro Donati. Beh, se questo è il nuovo...vivaddio!

Ma se il centro-sinistra piange, il centro-destra non ride. Gli elettori della provincia di Ascoli Piceno dovranno ancora una volta sostenere Mr. "nulla di fatto" Baldassarri", l'anconetano Carlo Ciccioli e l'ex terza linea DC Ceroni. Davvero esiste qualche pazzo capace di sostenere che questi tre abbiano speso un'ora del proprio tempo per dare una mano al nostro territorio? No dai siamo seri, non esiste da nessuna parte un pazzo del genere!

Grazie ai cieli la nostra provincia non vedrà ricandidato l'on. Ricci di Rifondazione Comunista. Ebbene si, costui è stato il parlamentare sambenedettese a Roma nell'ultima legislatura. Sfido chiunque a fare un sondaggio per conoscere chi era a conoscenza di questa cosa. Ma insomma, cosa ha fatto questo difensore dei proletari per guadagnare in due anni quello che un operaio non mette da parte dopo una vita di lavoro in fabbrica?

E al centro? Ciccanti bye bye! E non dico addio perché nonostante la sua improbabile ricandidatura alle elezioni politiche il buon Amedeo ha fama di essere politicamente immortale. Certo è che la situazione nazionale apre un nuovo capitolo anche a livello locale, nel senso che questi centristi non possono più fare la perenne politica del ricatto...vedi Marco Lorenzetti a San Benedetto per esempio. Speriamo inizi anche per loro una fase di costruzione e non di costante demolizione.

Ma allora chi votare?
Proviamo a seguire un codice elementare
1. Stavo meglio durante il Governo Berlusconi o Prodi?
2. Ho subito un maggior prelievo fiscale dal centro-destra o dal centro-sinistra?
3. E' più stabile un governo Berlusconi con la Lega e AN o un governo Veltroni con Radicali e Dipietristi?

Ecco...ora continua mettendoci del tuo.