In questo periodo di incertezza e di guerra, è bene fermarsi un attimo per riflettere insieme ad altre persone sulla pace, sul suo significato, sull'educazione alla pace, a questo valore universale che dovrebbe tenere uniti gli uomini di tutto il mondo, dalle famiglie, dalle scuole, dai luoghi di lavoro fino ad arrivare alla società.

Tante cose possono unire le persone, tante le iniziative. Per esempio la musica, che con il suo linguaggio può unire milioni di persone, uomini, donne e bambini, di qualsiasi razza, cultura, religione, tradizione. Ciò che unisce è la gioia e la libertà di pensare e di agire. Dobbiamo crescere, dobbiamo maturare, dobbiamo arrivare ad una società multiculturale, che sia in grado di vivere pacificamente con altra gente ed altre persone.

Il primo obiettivo credo sia proprio il raggiungimento della pace, della serenità, della tranquillità. E' bello vedere quando i bambini giocano e sorridono. Se sorridono vuol dire che tra loro c'è pace.

La parola 'Salam' in arabo significa 'pace sia con voi'. Noi dobbiamo essere pacifisti, dobbiamo insegnare ai nostri bambini la cultura della pace, il rispetto dei diritti umani, la solidarietà, la legalità e la non violenza.

Ci sarà vera pace quando ci sarà la convivenza delle differenze, delle culture, delle religioni, delle tradizioni, collocate tutte sullo stesso piano, senza gerarchie e distinzioni. Dobbiamo avere la capacità di saper convivere insieme ad altri.