E’ stata una serata speciale quella che si è tenuta ieri alla sala Kursaal, serata che ha visto protagonista un’eccezionale Andrea Rivera, artista poliedrico che unisce piacevolmente la comicità alla musica e alla denuncia sociale.

Per quello che sarebbe dovuto essere lo spettacolo di chiusura della rassegna grottammarese “Harbì”, e che per una serie di motivi è stato il secondo (gli altri verranno recuperati), l’artista romano, ha allietato il numeroso pubblico con uno spettacolo diviso in più momenti, alcuni più leggeri altri più impegnati e più rivolti ad una sorta di denuncia sociale.

Non sono mancate battute e sfrecciatine ai politici di turno, da Berlusconi  a D’Alema, da Prodi a Calderoli, critiche e lamentele per l’egemonia che la lingua inglese con i suoi termini sta conquistando nel nostro paese con termini che si vanno ad innestare nel linguaggio corrente senza che le persone se ne possano accorgere e possano fare qualcosa.

Non sono mancati neppure momenti più leggeri, con canzoni mirate a far ridere e far divertire, ma alternati a questi momenti di frivolezza il bravo Rivera ha presentato brani volti a far riflettere, con un riso amaro sulle labbra, parlando di guerre, disoccupazione, religione, sempre mantenedo un certo stile, senza mai diventare volgare e stabilendo nel corso dello spettacolo un certo rapporto di complicità con il pubblico.

Andrea Rivera ha alle spalle un lungo background, che lo hanno visto protagonista delle notti trasteverine a Roma, in strada con la sua chitarra, anni che lo hanno portato, da artista di strada, a vincere nel 2004 il prestigioso riconoscimento dedicato a Giorgio Gaber, oltre ad aver organizzato parecchi spettacoli teatrali, ma anche lirici, essendo stato direttore di scena del Rivoletto di Verdi a Tuscanica.

Ultimamente lo abbiamo visto a Parla con me, talk-show di Serena Dandini che ha riscosso notevole successo in questa stagione televisiva, dove, oltre ad aver composto la sigla finale, ha presentato i suoi monologhi che “cercano di colmare vuoti di pensiero, cultura e ideali, inventando storie tragicomiche che testimoniano quanto sia difficile dare il giusto valore agli eventi del nostro tempo”.

Con “Prossime Aperture”, che è il nome dello show proposto ieri al Kursaal e con il quale sta girando l’Italia, ha dimostrato proprio questo, che è possibile far pensare e stabilire un dialogo con il pubblico “ attraverso sferzanti monologhi politico-sociali”.

Tutto questo accompagnato da Lisa Lelli, co-autrice dei testi, e alla chitarra da Sabino De Bari.

Harbì continuerà il 17 aprile con il recupero dello spettacolo di Pinomarino, e si concluderà il 13 maggio con il concerto della straordinaria Petra Magoni accompagnata dal bravo Ferruccio Spinetti.