Dura condanna applicata dal Tribunale di Ascoli Piceno a P.R., noto imprenditore di Comunanza che nel novembre 2013 è stato scoperto, dal personale del Corpo Forestale di Comunanza, a smaltire illegalmente sette fusti contenenti liquido oleoso (materiale pericoloso con codice di rifiuto CER n.12 01 09*). I fusti erano stati abbandonati in fondo ad un fossato poco lontano dal centro industriale di Comunanza (AP), in località Villa Pera, a circa 100mt dal fiume Aso, con pericolo di contaminazione delle acque e fauna ittica presente.

 Il personale del Comando Forestale di Comunanza, nel novembre 2013, dopo un'intensa attività investigativa ha rilevato in prossimità di un capannone industriale delle strisciate di materiale liquido oleoso. Si risaliva al titolare della struttura, che contattato si recava sul posto. All'interno del capannone si rinveniva una autovettura fuoristrada di colore grigio con il cassone sporco da liquido oleoso ancora "colante", nella struttura erano presenti altri bidoni della stessa marca rinvenuti nel luogo oggetto di abbandono.

 I Forestali provvedevano al sequestro dell'area, alla perquisizione del capannone nonché, a denunciare il proprietario all'Autorità Giudiziaria per abbandono di rifiuti pericolosi nel suolo e nell'alveo di un corso d'acqua. Dopo l'immediata convalida degli atti di perquisizione e sequestro, da parte della Procura di Ascoli Piceno, non si è aspettato molto per l'atto finale. Infatti, il Tribunale di Ascoli il 17 febbraio c.a. ha depositato la sentenza di condanna.

Da questa attività svolta dalla Forestale di Comunanza, che ha provveduto, in sicurezza, anche al recupero dei fusti, emerge che la crisi economica ha reali e serie ripercussioni anche a livello ambientale: la chiusura delle aziende e la mancanza di commissioni porta al conseguente abbandono delle aree produttive favorendo fenomeni di inquinamento e degrado dei contesti del nostro territorio dovuto al mancato smaltimento di rifiuti.

Un plauso alla sinergia di tutte le Istituzioni (Forestale, Procura e Tribunale di Ascoli Piceno), molto attente al fenomeno dell'abbandono e smaltimento illecito dei rifiuti.