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I concimi per l'agricoltura hanno inquinato le falde acquifere

| SAN BENEDETTO - Pozzi fuori uso da Centobuchi a Porto d'Ascoli. Incombe l'emergenza idrica.

di Franco Cameli

L'acqua dei pozzi è inquinata e il sindaco, Domenico Martinelli, firma l'ordinanza di divieto per uso potabile.  Le analisi dell'Arpam hanno evidenziato la presenza oltre i limiti consentiti di nitrati, ferro, rame, manganese e cloruro. Si tratta di sette pozzi della vallata del Tronto adibiti all'irrigazione dei campi e per il lavaggio dell'ortofrutta nelle aziende del comparto agroindustriale, che da ieri hanno le pompe ferme. Sono ubicati alla Sentina, in via Verbania, due in via del Lavoro, a Porto d'Ascoli, in zona della Scopa, a Centobuchi, e due a Fosso dei Galli.

Sembra che i nitrati riscontrati nei pozzi di Fosso dei Galli e Centobuchi provengano dall'infiltrazione nella falda acquifera dei concimi con i quali viene nutrita la terra. L'alternativa è quella di utilizzare l'acqua potabile del Consorzio  Idrico, la stessa che arriva nelle case, con un forte aggravio sul costo della bolletta delle aziende e con il rischio di far rimanere a secco San Benedetto nel mezzo della stagione turistica, aggiungendo un ulteriore problema alla cronica carenza estiva del prezioso liquido.

Le analisi sono state fatte dall'Arpam di Ascoli sui pozzi di Fosso dei Galli, gestiti dal Consorzio Idrico per il progetto Ravvenamento del Fiume Tronto, attivato per aumentare la quantità di acqua ad uso industriale, con la possibilità di renderla potabile per sopperire alla penuria estiva. Un problema  serio, per la soluzione del quale non si intravedono spiragli.

12/04/2003





        
  



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