Incontriamo il sindaco Massimo Rossi presso la sala Kursaal di Grottammare in occasione dell'apertura della due giorni di lavori (oggi 12 aprile e domani) dell'Osservatorio nazionale sulle tecnologie energetiche alternative (v. sito sotto), appuntamento già annunciato dal nostro giornale (v. articoli correlati).  

Cos'è l'osservatorio delle nuove energie?

L'osservatorio è un'iniziativa, inedita nella nostra città, che intende dare visibilità alle tematiche delle fonti alternative di energia e del risparmio energetico, allo scopo di sensibilizzare sia l'opinione pubblica, sia la politica, sia anche il mondo delle imprese, locali e non.

In quali iniziative si concretizza questo progetto?

Nella giornata di oggi [sabato 12 aprile, N.d.r.] e di domani questo progetto viene presentato al pubblico con gli incontri al Kursaal, ma già questa mattina c'è stato un incontro con i rappresentanti delle Università di Camerino e di Ancona e della Camera di Commercio di Ascoli, in Comune, per raccogliere proposte e progetti dei soggetti che fanno ricerca e per favorire una migliore integrazione tra ricerca e mondo delle imprese.

E' uno scambio a senso unico dal mondo della ricerca universitaria a quello delle imprese?

No, al contrario: ho scoperto io stesso che nel nostro territorio ci sono moltissime aziende che si occupano direttamente o indirettamente di tecnologie. Aziende in alcuni casi all'avanguardia.

Quale seguito avranno queste giornate?

Con l'osservatorio vogliamo perseguire due obiettivi principali: la visibilità dei soggetti che fanno ricerca (che siano ricercatori universitari o soggetti di altro tipo) e la sensibilizzazione della cittadinanza. Mi rammarico di non essermi occupato prima d'ora di queste cose e di averlo fatto solo a ridosso della scadenza del mio mandato di sindaco, non più rinnovabile. Comunque, da un lato abbiamo pensato a conferenze come quelle di questi giorni, da ripetersi a scadenze regolari, dall'altro ad una sorta di show room permanente che permetta appunto di perseguire questi scopi: una funzione di raccordo tra tutti i soggetti che sono interessati e che sono appunto cittadinanza (e relativa classe politica), ricerca, mondo dell'impresa.

Quale può essere il ruolo della cittadinanza, nella sua vita di tutti i giorni?

Bè, prima d'ora pensavo che sui temi dell'energia la cittadinanza potesse essenzialmente moderare o limitare i consumi. Oggi invece, dopo aver incontrato i protagonisti di queste conferenze, mi rendo conto che esistono tecniche e accorgimenti che a monte possono permettere di svincolarci dalla dipendenza tossica da petrolio, di cui stiamo pagando con questa guerra delle tragiche conseguenze.

Si tratta di un osservatorio 'nazionale' che però parte da un piccolo centro, seppur molto attivo.

È vero, ma questo è un altro dei risultati che ci aspettiamo: che ci siano ricadute 'a cascata' sui centri vicini e che l'eco del modello che proponiamo arrivi anche più lontano, per il bene dell'ambiente e della qualità della vita di quante più persone possibile.