Ascoli vuole Canzian Assessore
Ascoli Piceno | Il PD cittadino scrive a Ucchielli, Spacca e Bersani: Vogliamo essere un modello per il rinnovamento e il rilancio del centrosinistra". "Il PD non può permettersi di ignorare la volontà dellelettorato".
di Redazione
Canzian e Perazzoli: chi sarà l'Assessore?
Nella missiva si sottolinea il risultato "straordinario" ottenuto dal PD nel Capoluogo: aumento dei consensi (+10% rispetto alle provinciali e comunali del giugno
scorso e +4% dalle ultime politiche); primo partito in una città governata da 11 anni da una destra "tra le più bieche"; un consenso che supera di 4 punti la media provinciale. Insomma, un circolo, quello ascolano, che ha contribuito in pieno al successo del partito in Regione ed ha espresso con Antonio Canzian il candidato più votato in Provincia con grande distacco numerico da qualunque altro candidato del territorio.
Ma non è tutto: in questi giorni si segnala infatti la richiesta di tesseramento da parte di numerose persone che mai avevano avuto tessere di partito o che da tempo si erano allontanati dalla politica, nonché la disponibilità di molti a collaborare con il partito e dare la propria partecipazione attiva rispetto ai problemi della città sollecitando la Segretaria Comunale con proposte di iniziative per l'attività di partito e di opposizione nel Consiglio comunale.
"Questa mole di risultati di cui siamo orgogliosi e fieri - commenta la Bellini - è stata possibile grazie soprattutto alla candidatura di Antonio Canzian, e al coinvolgimento attorno ad essa di tanti militanti e simpatizzanti".
"L'elezione di Antonio Canzian a Consigliere Regionale - prosegue la Coordinatrice - giunge alla fine di un percorso accidentato del Partito Democratico provinciale ascolano degli ultimi due anni, che ha affastellato una serie di risultati negativi di indubbia rilevanza". La Bellini ne ricorda alcune: "la spaccatura creatasi all'interno delle forze di governo provinciale dopo quattro anni di proficuo lavoro, frutto di personalismi e incomprensioni su cui il partito non solo non è riuscito ad intervenire per comporla ma che ha spesso contribuito a rintuzzare"; "la conseguente presentazione di due candidature (una del PD e l'altra del presidente uscente di Rifondazione Comunista), che ha prodotto il tragico risultato di consegnare la Provincia di Ascoli, dopo lustri, ad una destra fatiscente e fallimentare"; "l'assoluto disimpegno, da parte del Partito provinciale e del cosiddetto apparato del partito (deputati del territorio, consiglieri uscenti...), nel sostenere il candidato sindaco di Ascoli Piceno, Antonio Canzian, che nonostante ciò e nonostante l'enorme sfiducia montante tra gli elettori del centro sinistra (e del PD in particolare) per le vicende provinciali, ha sfiorato per 300 voti scarsi lo storico risultato di strappare alla destra Ascoli, da sempre considerata una sua roccaforte, ottenendo 14.500 preferenze al ballottaggio".
Il PD ascolano, con Antonio Canzian, è dunque riuscito a conquistare l'elettorato "amareggiato e arrabbiato per la duplice sconfitta annunciata"; l'elettorato di un territorio "avvilito e mortificato dalla crisi economica e sociale che il non governo della destra è incapace di affrontare in alcun modo". "È evidente - conclude la Bellini - che laddove il partito presenta storie e persone di cui si può avere davvero fiducia, laddove si dà la priorità agli incontri con le persone, alla discussione sui problemi e sulle vie per risolverli e la pacatezza del linguaggio, il consenso non solo non viene meno, ma aumenta, così come aumenta la partecipazione diretta ed entusiasta di tanti".
"Rinnovamento". Questa è la parola d'ordine per il circolo coordinato dalla Bellini: "A fronte di un partito provinciale oggettivamente responsabile di una serie di risultati dannosi per il territorio e per le sorti del Partito, con orgoglio vogliamo porci come modello di un percorso virtuoso nato all'interno del Partito Democratico".
6.702 preferenze, delle quali 2.200 distribuite uniformemente sul territorio provinciale: l'elettorato ascolano e piceno ha dato, secondo la Bellini, la sua precisa indicazione, "l'eventuale nomina di altro assessore del territorio in alternativa a Canzian sarebbe letta come uno schiaffo alla fiducia che gli elettori hanno accordato a lui e al partito che lui ha con forza, e più di tutti, rappresentato".
"Disattendere queste sacrosante aspettative - conclude la Coordinatrice ascolana - sarebbe un ulteriore atto di superficialità, per non dire di arroganza, che il Partito Democratico tutto non può permettersi. Per la sua credibilità e per il suo futuro. Ascoli diventerebbe modello sì, ma in negativo, di tutto ciò che il PD non deve più essere per poter diventare alternativa vera alla destra che sta mortificando con il suo attaccamento al potere e la sua incapacità di governo tutto il nostro Paese".
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14/04/2010
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Betto Liberati