Robert De Niro a Roma
Roma | Il grande attore americano nella capitale per presentare il suo secondo film da regista, The Good Shepherd.
di Rossella Rinaldi
Robert De Niro
E, probabilmente a causa del jet lag, è stato un De Niro decisamente sottotono quello che ha incontrato i giornalisti in un grande albergo della capitale. L'attore regista ha confermato la sua proverbiale "allergia" per le conferenze stampa, dichiarando che preferisce che siano le immagini dei suoi film a parlare. Un po' deludenti quindi sono state le sue risposte agli ammicammenti dei giornalisti, che visto il tema scottante dell'opera (la nascita della CIA), volevano ricondurre il discorso all'odierna situazione politica statunitense e mondiale. L'attore americano quindi, abbastanza reticente e politically correct, ha dichiarato che più che sugli aspetti politici ha voluto basare il film sulla vicenda umana del protagonista Edward Wilson, uomo devoto alla sua patria fino a sacrificare i suoi affetti personali, che sconta con la solitudine l'oscuro potere che rappresenta.
The Good Shepherd (letteralmente Il buon pastore), che uscirà il 20 aprile distributito da Medusa in 400 copie, è un progetto a cui De Niro pensava da molto, a partire dai primi anni ‘90: ma, anche se aveva cominciato a fare numerose ricerche sul tema, è solo dopo aver letto la sceneggiatura di Eric Roth (già autore di Forrest Gump, The Insider, Munich, L'uomo che sussurrava ai cavalli) che ha concretizzato le sue intenzioni. In realtà lo script di Roth si dedicava al periodo antecedente a quello che lo interessava: le attenzioni di De Niro erano infatti focalizzate sul periodo successivo a quella nascita della CIA, ovvero gli anni che vanno dal 1961 (episodio della Baia dei Porci a Cuba) fino al 1989 (la caduta del muro di Berlino). Ma Roth convinse l'attore a girare un film con la sua sceneggiatura promettendogli che avrebbe scritto quella che riguardava il periodo successivo... In realtà The Good Sheperd era una sceneggiatura il cui nome girava da molto ad Hollywood: era infatti considerato tra i migliori progetti in circolazione, ma purtroppo molto costoso da realizzare.
De Niro ha insistito sull'importanza del cast superlativo su cui ha potuto contare (i protagonisti Matt Damon e Angelina Jolie, ma anche Alec Baldwin, Billy Cudrup, William Hart, Joe Pesci, John Turturro), senza cui non avrebbe potuto raggiungere un risultato così significativo. Proprio John Turturro aveva perso la madre poche settimane prima delle riprese e De Niro ha dovuto insistere molto per convincerlo a partecipare, posticipando le giornate in cui lui era protagonista.
Riguardo ai progetti futuri, oltre al film che sta finendo di interpretare in questi giorni, De Niro non ha escluso che possa veramente realizzare, grazie alla collaborazione di Eric Roth, una sorta di trilogia sulla storia dei servizi segreti, che arrivi fino agli eventi dei giorni nostri.
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15/04/2007
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