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Presentato il libro “Memoria e Guerra di Liberazione” 1945-2005

Castel di Lama | Educare alla democrazia e alla pace. Letture, testimonianza, relazioni e interventi diretti. Sala consiliare gremita di giovani e scolaresche.

Un momento della presentazione

 
Hanno partecipato Patrizia Rossini, Olimpia Gobbi, Domenico Re, Tito Alessandrini (ANPI), Antonio D’Isidoro (Istituto storia movimento liberazione), Anna Piperno (Prog. Educazione Olocausto del Ministero Istruzione) e Giuseppe Marucci, curatore del volume.
 
Educare alla democrazia e alla pace, valori fondamentali per la convivenza civile, e che purtroppo ora sembrano essere di nuovo in pericolo. A causa di nuove guerre e violenze che interessano vaste zone del mondo, per l’antisemitismo rinascente, per un revisionismo storico che soprattutto in Italia, Repubblica nata sessantanni fa per sul cemento e le lotte della Resistenza, e fondata sull’antifascismo vuole tentare di mettere tutti sullo stesso piano, oppressori e oppressi, carnefici e vittime.

Per tutto quanto è stato scritto e pubblicato, con un gran messe di documenti e testimonianze dirette di partigiani, internati, ebrei, giovani, soldati, uomini e donne che vissero gli anni drammatici della Seconda guerra mondiale, in particolare nelle Marche, il volume “Memoria e Guerra di Liberazione” (1945-2005), curato dal prof. Giuseppe Marucci  e presentato oggi a Castel di Lama, presso la sala consiliare.

Tanti alunni delle scuole del paese, insieme a ragazzi, anziani, partigiani stessi che hanno attraversato quella terribile tormenta e ne hanno raccontato (come le due donne lamensi, entrambe staffette, Mercedes Rizzoli ed Egidia Coccia) hanno partecipato allo storico appuntamento, organizzato in un convegno ampio e molto istruttivo, coordinato dal presidente del consiglio comunale Domenico Re.

Con lui hanno relazionato il sindaco Patrizia Rossini, l’assessore provinciale Olimpia Gobbi, il presidente dell’ANPI (associazione nazionale partigiani) per il Piceno Tito Alessandrini, il prof. Antonio D’Isidoro, presidente dell’Istituto provinciale di storia per il movimento di liberazione, Anna Piperno, responsabile per il Ministero dell’Istruzione del progetto Educazione all’Olocausto, e poi naturalmente Giuseppe Marucci, anche lui funzionario del Miur.

I momenti più intensi sentiti dell’incontro però, sono stati quelli in cui Anna Raimoni e Gianni Lattanzi hanno letto e interpretato nel migliore dei modi, alcuni dei brani-testimonianza inseriti nel libro. Momenti che hanno davvero fatto rivivere la drammaticità, la crudeltà, l’orrore di quegli anni, in cui si poteva morire per aver “rubato due patate nell’area di un campo di concentramento” (dalle nostra parti il più terribile fu quello di Servigliano).

Memorie e ricordi che di converso, hanno fatto capire a molti, soprattutto bambini e ragazzi, quanto siano belle la libertà e la democrazia che noi adesso viviamo, e che dai giovani coraggiosi di allora, a prezzo anche della loro vita  (furono 278 i partigiani morti soprattutto dopo il 1943 nel Piceno), fu conquistata.

“Occorre ribadire il valore fondante di una data, come quella del 25 aprile – ha detto il sindaco Rossini – che in questo periodo alcuni vogliono dimenticare. Io ringrazio tutti quelli che hanno lavorato e che hanno sostenuto questo volume, indispensabile a fissare fatti e vicende che furono alla base della nostra democrazia e della nostra libertà.”
Per informazioni : 329-360638; 0736-812036

16/04/2005





        
  



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