Spacca bis: stamane il primo Consiglio Regionale
Ancona | Si è riunito stamane per la prima volta il nuovo Consiglio Regionale delle Marche. Vittoriano Solazzi, ex Assessore del PD, è il nuovo Presidente. Il Governatore Spacca ha esposto il programma di governo per il quinquennio 2010-2015.
di Redazione

Il Consiglio Regionale
Accanto all'elezione del nuovo Presidente del Consiglio e al "battesimo" dei neo eletti Consiglieri, il momento politicamente più significativo di questa prima seduta è stato l'intervento del Governatore, che ha esposto il programma di governo per il quinquennio 2010-2015.
Dopo gli auguri ai "colleghi" e i dovuti ringraziamenti all'elettorato e al personale della Regione, Spacca ha affermato con soddisfazione: "Torno ad essere il Presidente di tutti i Marchigiani: l'impegno è continuare a prestare attenzione nell'azione di governo a tutte le proposte e le sollecitazioni, anche a quelle che arriveranno dai banchi dell'opposizione e dalle molteplici voci della comunità regionale, per costruire insieme le Marche più forti, più sicure e più belle".
"Ma torniamo a lavoro - ha proseguito il Presidente - e ripartiamo dal buon governo di questi cinque anni, consolidato dai fatti e dall'ampio mandato di fiducia ricevuto dai cittadini".
Al primo posto ci saranno i problemi dei cittadini - assicura Spacca -, a partire dal lavoro, dalla protezione dei lavoratori, delle loro famiglie e del loro reddito. Garantito, pur nelle difficoltà, il sostegno alle piccole imprese artigiane, industriali e a quelle nuove che si svilupperanno nell'agricoltura, nel commercio, nell'ambiente, nella cultura e nel turismo, nella cooperazione.
"Veniamo da una crisi generalizzata, trasversale e profonda - ha aggiunto Spacca -, ma pur avendo attraversato il lungo tunnel della crisi internazionale, le Marche oggi sono la regione che in base a dati Istat registra la più altra crescita del PIL nel decennio; in tutto il 2009 ha sostanzialmente difeso la propria base occupazionale; ha la più elevata imprenditorialità, in termini di numero di imprese attive rispetto alla popolazione; ha una crescita della cassa integrazione elevata, ma inferiore alla media nazionale; presenta tutte le proprie province tra le prime 10 nella classifica del benessere interno lordo; ha una incidenza della povertà pari alla metà della media nazionale".
Tutela del lavoro, sviluppo e nuova imprenditorialità: queste sono le parole d'ordine per la nuova Giunta Regionale. "Consolideremo gli strumenti di protezione del lavoro e delle piccole imprese che abbiamo già messo in campo, soprattutto per la difesa del reddito e l'accesso al credito, anche con nuovi interventi per tutelare le maggiori fragilità sociali di fronte alla crisi. Incentiveremo nuovi investimenti e progetti imprenditoriali delle piccole e medie imprese (in ricerca, innovazione, sicurezza, risparmio energetico e produzione di energia da fonti rinnovabili) per favorire la nascita di nuove attività e il rilancio dell'economia, contrastando ogni forma di delocalizzazione che impoverisca le Marche".
Insomma: per il Governatore Spacca il sistema marchigiano ha funzionato, "da questo vogliamo ripartire - ha aggiunto -, riconoscendo i fattori che ne costituiscono il dna: il carattere di responsabilità e impegno dei cittadini, il valore del lavoro e dell'imprenditorialità, la vocazione manifatturiera, la qualità della vita e del territorio, la coesione sociale delle comunità locali, le piccole dimensioni".
Un modello che funziona anche perché capace di adattarsi alle nuove tendenze dell'economia: "è in corso un nuova spinta all'innovazione che la Regione ha già alimentato con determinazione nella scorsa legislatura e vuole continuare a sostenere attivamente anche nei prossimi anni, quale strumento decisivo per costruire insieme - riprendendo lo slogan della campagna elettorale - ‘la storia del nostro futuro'".
Ma nel programma di governo, oltre ai temi del lavoro e della crescita imprenditoriale, c'è un'attenzione privilegiata anche al welfare di qualità (sostegno alle persone e alle famiglie), alla sicurezza sociale e di comunità, alla tutela del paesaggio e alla promozione dell'ambiente quale fattore di sviluppo, all'integrazione delle risorse turistiche, culturali e territoriali, alla crescita infrastrutturale. Senza dimenticare la semplificazione della macchina amministrativa, per ridurre ulteriormente la spese improduttive e velocizzare le decisioni.
Per quanto riguarda la salute, dopo il riequilibrio dei conti nella scorsa legislatura, inizia ora la fase dello sviluppo, con il rilancio degli investimenti e dei servizi. Una particolare attenzione sarà dedicata al potenziamento di tutte le reti sul territorio, a partire da quelle delle farmacie e dei medici di famiglia.
Fondamentale sarà il tema della scuola: "andremo ad intercettare le risorse europee - spiega Spacca - per far fronte ai pesanti tagli decisi dal Governo. La formazione dovrà essere ancora di più orientata e focalizzata sui reali fabbisogni del mondo del lavoro, per offrire non false speranze, ma reali prospettive ai nostri giovani, soprattutto nelle attività economiche più innovative".
Anche per le politiche ambientali si guarda sempre di più all'Unione Europea. La Green economy dovrà essere uno dei motori del nuovo sviluppo: "Enormi sono le potenzialità occupazionali nel campo dell'imprenditoria verde: si parla di 25.000 nuovi posti di lavoro potenziali per le Marche. Con effetti benefici anche per l'agricoltura e le politiche per la montagna".
Un'altra spinta potente ai processi di sviluppo e diversificazione dell'economia regionale potrà venire anche dall'integrazione delle risorse turistiche, culturali, territoriali e rurali. Tra le priorità anche quella di valorizzare la qualità del "brand Marche".
La politica finanziaria e fiscale sarà mirata a favorire nuovi processi di sviluppo e coesione sociale: "dopo la riduzione del debito e della pressione fiscale, proseguiremo nel consolidamento dell'equilibrio dei conti e nel trend di dell'abbassamento delle tasse, naturalmente compatibilmente con l'evoluzione del contesto nazionale".
Ma siccome non c'è sviluppo senza infrastrutture, la Regione ha messo in cantiere 5 miliardi di euro di opere pubbliche: "ora l'imperativo è accelerare affinché siano rispettati i tempi di realizzazione". Valorizzazione dell'imprenditorialità locale e collaborazione tra pubblico e privato saranno i "must" anche in questo settore.
"Le sfide che ci attendono - ha detto Spacca di fronte al nuovo Consiglio Regionale - sono impegnative, ci aspettano ancora anni duri, ma noi siamo preparati per affrontarli, siamo temprati e pronti ad uscire dal tunnel delle difficoltà della congiuntura e proseguire il nostro sentiero di crescita".
Nel discorso di inizio legislatura c'è posto anche per un "cavalleresco" invito al leader dell'opposizione, Erminio Marinelli, a svolgere una funzione attiva di tramite con il Governo nazionale per la salvaguardia degli interessi delle Marche. Tra le importanti partite che si giocheranno a breve a livello nazionale, il Governatore cita anche l'accordo di programma per la Val Vibrata e per la SGL Carbon.
Nel corso della seduta è stata presentata ufficialmente la squadra di governo formata da: Antonio Canzian, Sandro Donati, Sara Giannini, Pietro Marcolini, Luca Marconi, Almerino Mezzolani, Serenella Moroder, Marco Luchetti, Paolo Petrini (Vicepresidente), Luigi Viventi. Coerenza con il giudizio espresso dai cittadini con loro voto, competenza ed esperienza degli assessori, equilibrata rappresentazione dei territori nel rispetto del modello "policentrico": questi i criteri che hanno determinato la formazione messa in campo da Spacca.
"L'impegno solenne cui è chiamato questo gruppo di persone - ha aggiunto il Presidente -, in spirito di squadra e senza alcun personalismo, è dettato dal programma di governo, cui ciascuno è chiamato ad offrire il massimo impegno, e su cui, puntualmente, ogni anno, ci sarà una verifica ed una valutazione".
"Al progetto di Governo - ha concluso Spacca - dedicheremo tutte le nostre energie. Per noi non esisteranno altri obiettivi di parte, di categoria, o di interesse territoriale o settoriale. Fare le Marche, più forti, più sicure, più belle: non abbiamo altra finalità che il benessere della nostra comunità".
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19/04/2010
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