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Consorzio di tutela del rosso Piceno

| ANCONA - Dichiarazione dell'assessore Giulio Silenzi

"L'assessorato regionale all'agricoltura ha constatato con preoccupazione l'iniziativa di alcune aziende produttrici di Rosso Conero contro i Consorzi di tutela dei vini della regione riconosciuti con appositi decreti ministeriali.

Mentre la Regione sta facendo tutto il possibile per valorizzare i vini marchigiani sul piano nazionale ed internazionale, a partire dall'appuntamento del Vinitaly a Verona, le contrapposizioni fra produttori non possono che essere dannose.

Si finisce per dare impropriamente una lettura conflittuale di quella che è invece la sintesi di un ordinato percorso di coesione fra le principali viticolture della regione e della crescente qualificazione dei nostri vini.

Tutto questo nel rispetto dei criteri stabiliti in sede nazionale dal Ministero competente d'intesa con le Regioni, nella consapevolezza che la documentazione certificata del rispetto dei disciplinari di produzione non fa altro che aumentare decisamente la credibilità dei nostri vini, sia sul mercato nazionale che su quello internazionale.

Non servono contrapposizioni tra vino e vino, ancor meno tra quelli che rappresentano alcune tra le migliori produzioni marchigiane.

I problemi soggettivi delle singole aziende potranno senz'altro essere considerati adeguatamente, ma occorre mantenere consapevolezza dei percorsi dell'associazionismo e della certificazione di origine, che consolidano i tanti successi mietuti dalle aziende marchigiane proprio sul terreno della qualità, una qualità che è assai problematico ancorare esclusivamente alla dimensione aziendale.

Tanto più che nelle Marche è difficile ipotizzare una qualche distinzione realistica tra piccole e grandi aziende, dato che ci muoviamo in un panorama di piccolissime o piccole imprese.

Il Consorzio di tutela che si è costituito in provincia di Ancona, con l'assenso di gran parte dei produttori, corrisponde peraltro a quanto si sta promovendo analogamente in provincia di Ascoli Piceno e Pesaro, a conferma della scelta prevalente con cui i produttori si organizzano - associandosi - per ottemperare a quelle regole di qualità, e documentazione della qualità, che possono aiutare le nostre produzioni vitivinicole a fronteggiare competitori sempre più agguerriti."

02/04/2004





        
  



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