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Commercio: una cena per festeggiare le domeniche aperte

Porto San Giorgio | Un’ottantina i partecipanti da tutte le Marche, il sindaco soddisfatto: “Da Porto San Giorgio è partita una rivoluzione culturale di portata nazionale”

C'erano circa 80 persone, commercianti provenienti da tutte le Marche, ieri sera alla Pizzeria Tucano's per la cena organizzata da alcuni commercianti sangiorgesi per festeggiare la possibilità di aprire i negozi tutte le domeniche dell'anno, che fa seguito al provvedimento del Tar che ha sospeso l'ordinanza sindacale in cui si fissavano le 26 deroghe festive per il 2011. Il provvedimento nel merito è atteso a luglio, ma nel frattempo tutti gli esercizi potranno rimanere aperti nei festivi.

L'incontro si è allargato spontaneamente alla partecipazione di operatori di altri comuni ed ha visto arrivare negozianti ed imprenditori da Civitanova, Matelica, Senigallia, San Benedetto del Tronto. Alla conviviale, tra gli amministratori, oltre al sindaco Andrea Agostini e al vicesindaco Attilio Panichi, c'era l'assessore al commercio di Civitanova Marche Mauro Canale.
Al termine della serata, brindisi collettivo e taglio della torta, un dolce con su impressa l'immagine del primo cittadino sangiorgese e di quattro gatti e la dedica "ad un sindaco...speciale". "Il riferimento - ha spiegato la commerciante Monica Ferracuti del negozio Immagine Baby, promotrice della serata - è a chi diceva che erano solo quattro gatti a condividere le idee del sindaco sulla liberalizzazione del commercio. Invece siamo tantissimi in tutte le città delle Marche a sostenere la sua battaglia".

"Grazie a tutti - ha esordito Agostini - questa serata è la dimostrazione che non sbagliavo quando ho intrapreso questo impegno per la libertà di commercio. Quando si affronta un periodo di crisi c'è da rimboccarsi le maniche, senza se e senza ma. Non si può privare il titolare di un'attività di decidere del proprio destino. Nulla va imposto a chi vuole riposarsi la domenica, ma chi vuole correre deve essere libero di farlo. Sono inaccettabili privilegi e rendite di posizione a vantaggio di chi opera nei centri storici o entro i 250 metri dal litorale o negli spacci aziendali. L'opportunità va concessa a tutti".

Il sindaco si è soffermato poi sulla questione dei diritti dei lavoratori. "Diritti sacrosanti, ma che non possono rappresentare l'alibi per tenere le serrande abbassate. Il diritto del lavoro esiste, come esistono condizioni siglate nel contratto nazionale di lavoro sottoscritto dai sindacati, in cui sono indicati orari, turni di riposo obbligatorio e compensi extra per il lavoro nei festivi. Non è scritto da nessuna parte che i negozi aperti nei festivi calpestino i diritti dei lavoratori".

"Le domeniche aperte - continua Agostini - non avvantaggiano affatto la grande distribuzione. A Porto San Giorgio le deroghe si traducono in una maggiore vitalità del centro, in piazze e viali che tornano punto di riferimento e luogo di incontro. Nel 2010 abbiamo tenuto i negozi aperti tutte le domeniche. I numeri ci hanno dato ragione. Di mese in mese i commercianti che hanno deciso di alzare le serrande sono aumentati. Lo hanno fatto rendendosi conto che era redditizio. Il fatturato è aumentato di una percentuale tra il 15 ed il 30%. Prima queste cose le dicevo solo io, ora siamo la maggioranza. Ringrazio persone come Monica Ferracuti, una delle prime a credere fortemente nelle deroghe tutto l'anno e a farsi portavoce dei negozianti.

Ringrazio persone come l'assessore al commercio di Civitanova Marche Mauro Canale, che mi ha seguito ed ha condiviso con me lo stesso impegno, come anche il sindaco di San Benedetto del Tronto Giovanni Gaspari. Ora attendiamo le decisioni del Tar a luglio, sono fiducioso che si confermi l'orientamento verso la liberalizzazione emerso con la concessione della sospensiva all'ordinanza sulle deroghe. Forse in tanti non si rendono ancora conto della portata di questa battaglia e della vittoria che stiamo ottenendo. Da Porto San Giorgio è partita una rivoluzione culturale e di costume in tema di commercio e libera concorrenza di portata nazionale".

20/04/2011





        
  



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