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Consiglio comunale ad Ascoli Piceno

Ascoli Piceno | Vengono superate le vecchie logiche di pianificazione.

di Federico Biondi

Nella serata di martedì sì è svolto il consiglio comunale ad Ascoli Piceno. Al consiglio comunale sono state approvate varianti urbanistiche tra qui quella nell'ambito del quartiere Lucani. "Varianti necessarie al recupero di quegli standard urbanistici necessari a quello che è stato lo sviluppo considerevole del quartiere in questi anni" dice il capogruppo di Alleanza Nazionale Valeria Giannelli.

Nell'area Lucani, viale Indipendenza e nel "comparto Firenze" saranno realizzati parcheggi e palazzine ad uso pubblico e privato. Al posto di Villa Petronio sarà edificato un nuovo edificio di ventunomila metri cubi e nell'area Agostini un edificio di quindicimila metri cubi.

L'Ingegnere Babini  Stefano afferma che è stata superata la logica della vecchia pianificazione urbanistica che prevedeva lunghe file di fabbricati senza soluzioni di continuità, "vecchie soluzioni consone ad una Berlino est piuttosto che ad una città come Ascoli Piceno" dice l'assessore Babini Stefano. Sempre lo stesso afferma che non sono concessioni ai privati come ha dichiarato l'opposizione nella seduta del consiglio comunale, "saranno realizzati volumetrie inferiori a quelle previste con maggiore dotazione di standard urbanistici, cui aveva comunque diritto".

Di diverso avviso è il consigliere comunale Roberto Allevi "chi vince le elezioni si troverà la città pianificata non in forza di un piano regolatore, ma di singoli interventi di riqualificazione. Sempre Roberto Allevi afferma che sono state proposte di variante all'area Luciani senza che nessuno ne avesse discusso. "Non è stata nemmeno portata all'attenzione del coordinatore Cervellati le intenzioni e quali interventi la giunta comunale voleva apportare nell'area Luciani - dice Roberto Allevi e aggiunge – e la decisione è stata di trasformarla da direzionale ad abitativo".

Rispetto alla previsione del piano regolatore, il piano Benevolo dei primi anni '70, che prevedeva un accrescimento del numero degli abitanti fino a settantacinquemila unità, la città di Ascoli Piceno vede un sensibile decremento della popolazione.

"Case minime, Zona Cimitero, Porta Romana, Monticelli, cementificare una città che, di fatto, vede la propria popolazione diminuire costantemente – dice Roberto Allevi e aggiunge – andiamo a costruire solo case nuove, ma il centro storico quando lo ripopoliamo?".  

20/04/2004





        
  



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