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“Immagini Inattese - Sguardi tra cinema e documentario”

San Benedetto del Tronto | “Fellini, sono un gran bugiardo” un poetico ritratto del grande Maestro del cinema italiano.

Giovedì 22 aprile, ore 21.30, Multisala Calabresi, per il quinto appuntamento della rassegna "Immagini Inattese - Sguardi tra cinema e documentario", organizzata dalla Fondazione Bizzarri e dal cineforum "Buster Keaton", si potrà assistere alla proiezione di "FELLINI, SONO UN GRAN BUGIARDO" di Damian Pettigrew (Francia, 105').

Il documentario è un irriverente ritratto di Federico Fellini, raccontato dallo stesso regista, che esplora il suo grande mondo, dall'infanzia fino all'ultimo film, attraverso una serie di interviste raccolte da Pettigrew un anno prima della morte del grande maestro. Testimonianze di Roberto Benigni, Italo Calvino, Terence Stamp, Donald Sutherland, Luigi Benzi, Dante Ferretti, Tullio Pinelli, Giuseppe Rotunno e tanti altri. Interviste ad amici, tecnici e attori. Immagini d'archivio, scene tagliate e mai viste dai suoi film più celebri, estratti da pellicole recentemente restaurate…

É assolutamente impagabile il piacere di vedere Fellini dirigere gli attori, parlare di sé, delle diverse e imprevedibili fonti della sua ispirazione, o delle tirannie a cui sottoponeva gli attori. Pettigrew tira fuori dal suo personaggio un fiume di ricordi a volte inediti, aneddoti divertenti, e considerazioni improntate ad una dolente saggezza. Montata con brani di film, ciak di lavorazione, interviste a collaboratori e attori, "Io sono un gran bugiardo" ha il merito di restituire l'immagine "vera" del maestro riminese attraverso un racconto "falso", dichiarato sin dall'esordio. Pettigrew capisce che Fellini è Fellini solo quando inventa, crea, costruisce, realizza con le parole il proprio mondo di fantasie e burattini, mostri e preti, artisti e poveracci, generali e saltimbanchi, zii matti e megere formose.

Convinto di non dire tutta la verità, il grande Federico ci rivela il suo stupore di fronte a una foto, a un pezzo del suo cinema, o quando spontaneamente si chiede chi sia il vero autore del film che sta vedendo. Fellini si sofferma sulla figura del regista, quell'oscuro abitatore che prende le redini della baracca. Medita sul suo sentirsi in esilio lontano dai teatri di posa, sull'espressione di un sogno come operazione di alta matematica.

L'ingresso alle proiezioni è di € 4,00. Con tessera F.I.C: € 3,00. Per informazioni, contattare il Palaidea al telefono 0735 75.33.34 o all'e-mail bizzarridoc@libero.it

20/04/2004





        
  



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