Recensione di "Ragnatela Dimensionale"
| GIULIANOVA - Il primo romanzo di fantascienza dell'abbruzzese Annarita Petrino.
di Marco Roberto Capelli*
Marco Roberto Capelli di Progetto Babele
Ragnatela Dimensionale è il primo romanzo di Annarita Petrino, giovane scrittrice abruzzese ed è, ovviamente, un romanzo di fantascienza. In un certo senso, paradossalmente, lo si potrebbe definire un prodotto raro, proprio per questa sua natura di romanzo fantascientifico puro, in un periodo in cui il genere, sotto la pressione di innumerevoli prognosi infauste, accusa i segni delletà e si sta frammentando in ardite quanto (spesso) estemporanee contaminazioni.
Luniverso futuribile in cui Annarita Petrino ci conduce appare sin dallinizio chiaramente ispirato a quellimmaginario fantascientifico che ha i suoi padri fondatori in autori come Asimov e Gibson. Ci sono reti neurali e leggi della robotica, strutture politiche e pseudoscientifiche solidamente organizzate. E cè Shine, la protagonista, metà umana e metà macchina (cyborg appunto), che, ancora giovanissima, si trova a dover vendicare la morte del genitori, sorte di potentissime guide spirituali della Dimensione Parallela, assumendosi nel contempo la pesante eredità di continuarne lopera di riorganizzazione politica della Galassia. Le cose si complicano quando i Cyborg iniziano a sparire misteriosamente e Shine entra in contatto con il PDSU (Programma Digitale Sanità Umana) il cui scopo sembra essere quello di modificare geneticamente gli abitanti delle varie dimensioni per una finalità misteriosa!
Luniverso futuribile in cui Annarita Petrino ci conduce appare sin dallinizio chiaramente ispirato a quellimmaginario fantascientifico che ha i suoi padri fondatori in autori come Asimov e Gibson. Ci sono reti neurali e leggi della robotica, strutture politiche e pseudoscientifiche solidamente organizzate. E cè Shine, la protagonista, metà umana e metà macchina (cyborg appunto), che, ancora giovanissima, si trova a dover vendicare la morte del genitori, sorte di potentissime guide spirituali della Dimensione Parallela, assumendosi nel contempo la pesante eredità di continuarne lopera di riorganizzazione politica della Galassia. Le cose si complicano quando i Cyborg iniziano a sparire misteriosamente e Shine entra in contatto con il PDSU (Programma Digitale Sanità Umana) il cui scopo sembra essere quello di modificare geneticamente gli abitanti delle varie dimensioni per una finalità misteriosa!
Il romanzo, ben impaginato e curato, nonostante la voluta semplicità (come tutte le edizioni Delos Books) viene inserito nella collana Ragazzi, ma certo non delude anche i lettori più maturi e disincantati, semprechè siano disposti ad accettare di entrare in una dimensione in cui è limmaginazione la vera protagonista.
La scrittura è semplice, ma non banale e lintreccio discretamente costruito riesce ad evitare la tentazione di una tortuosità eccessiva riuscendo a mantenersi sempre sufficientemente chiaro.
Lautrice, mostrando un talento notevole per una esordiente, si permette il lusso di giocare con i lettori, riuscendo anche a regalare qualche piccolo colpo di scena totalmente imprevisto. Del resto, Shine, la protagonista, si rivela un personaggio tuttaltro che piatto e banale, capace, anzi, di una sua evoluzione allinterno della storia fino al punto di instaurare una inattesa relazione sentimentale con Alan, quasi-nemico pentito, che la aiuterà a risvegliare il lato umano nascosto sotto la struttura rigidamente organizzata di una mente cyborg.
Un romanzo onesto e grazioso, scritto da unautrice che non pretende di rivoluzionare il genere fantascientifico (per fortuna!), ma solo di raccontare una storia ben costruita a chi sa ancora leggere per il piacere di rilassarsi e divertirsi.
*Progetto Babele
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21/04/2005
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