Piano attuativo di via Medi approvato. Ancora scontri fra maggioranza e opposizione.
Porto San Giorgio | L'assessore all'urbanistica Elio Raccichini avrebbe specificato che sarebbe stata ridotta del 25% la superficie edificabile rispetto alla variante del centrodestra.
di Alessio Carassai
Il piano attuativo di via Medi è stato oggetto di diverse rivisitazioni rispetto al piano vigente, prima la variante proposta dal centrodestra, poi la Provincia boccia la proposta e nel contempo modifica le previsioni edificatorie per il comparto.
Ovvero la Provincia ha bocciato il vecchio piano attuativo ma ha approvato con prescrizioni la variante urbanistica che ne era alla base, rimandando l'attuazione del comparto così modificato ad un successivo piano attuativo, quello esaminato ieri sera dal Consiglio.
"Le modifiche imposte dalla Provincia - ha commentato l'assesore all'urbanistica Elio Raccichini - non sono altro che l'accoglimento delle osservazioni formulate dall'allora minoranza di centrosinistra, e riguardano il rispetto del rischio di incidente rilevante costituito dalla vicinanza della Pegas. Tra le principali modifiche la riduzione del 25% delle volumetrie previste e si prevedono strade più ampie. Da questo punto di vista siamo convinti, nel rispetto del nostro programma amministrativo, di essere riusciti ad ottenere un notevole miglioramento qualitativo dell'intervento".
Più critico il consigliere delle liste di centro Fabio Bragagnolo.
"E' stata una sconfitta per le famiglie sangiorgesi - ha dichirato Bragagnolo - e una vittoria della Provincia. Torno a difendere quanto fatto dalla precedente amministrazione, perché c'è molta gente che per vivere si è spostata nei comuni limitrofi. Se c'è il pericolo della Pegas come detto dalla Provincia, bisognerebbe far si che gli edifici che esistono attualmente vengano dismessi perché se il pericolo c'è, è uguale per tutti anche per le strutture attualmente esistenti".
Ovvero la Provincia ha bocciato il vecchio piano attuativo ma ha approvato con prescrizioni la variante urbanistica che ne era alla base, rimandando l'attuazione del comparto così modificato ad un successivo piano attuativo, quello esaminato ieri sera dal Consiglio.
"Le modifiche imposte dalla Provincia - ha commentato l'assesore all'urbanistica Elio Raccichini - non sono altro che l'accoglimento delle osservazioni formulate dall'allora minoranza di centrosinistra, e riguardano il rispetto del rischio di incidente rilevante costituito dalla vicinanza della Pegas. Tra le principali modifiche la riduzione del 25% delle volumetrie previste e si prevedono strade più ampie. Da questo punto di vista siamo convinti, nel rispetto del nostro programma amministrativo, di essere riusciti ad ottenere un notevole miglioramento qualitativo dell'intervento".
Più critico il consigliere delle liste di centro Fabio Bragagnolo.
"E' stata una sconfitta per le famiglie sangiorgesi - ha dichirato Bragagnolo - e una vittoria della Provincia. Torno a difendere quanto fatto dalla precedente amministrazione, perché c'è molta gente che per vivere si è spostata nei comuni limitrofi. Se c'è il pericolo della Pegas come detto dalla Provincia, bisognerebbe far si che gli edifici che esistono attualmente vengano dismessi perché se il pericolo c'è, è uguale per tutti anche per le strutture attualmente esistenti".
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22/04/2004
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