L'Ascoli si veste da Babbo Natale
Ascoli Piceno | I bianconeri, in vantaggio e con due uomini in più, riescono nell'impresa di pareggiare contro un Cagliari decimato dalle squalifiche
di Mauro Giorgi
Ascoli-Cagliari 2-2 (1-0)
MARCATORI: 18' p.t Ferrante (A), 8' s.t e 19' s.t Suazo (C), 28' s.t rigore Domizzi (A)
ASCOLI (4-4-2): Coppola; Comotto, Paci, Domizzi, Del Grosso; Foggia, Guana (32' s.t Cristiano), Parola (26' s.t Carbone), Fini; Ferrante, Bjelanovic (15' s.t Budan). (Boccolini, Giampà, Cudini, Lauro). All. Silva
CAGLIARI (4-4-2): Chimenti; Ferri, Canini, Bega, Pisano (17' p.t Agostini); Conticchio, Conti, Gobbi; Capone (24' s.t Lopez); Suazo, Esposito. (Campagnolo, Bizera, Pani, Cocco, Cossu). All. Sonetti
ARBITRO: De Santis
NOTE: spettatori: 12.475, incasso 107.503 euro. Espulsi: Canini per fallo da ultimo uomo, Bega e Cristiano per doppia ammonizione. Ammoniti Ferrante per comportamento non regolamentare, Agostini, Guana e Fini per gioco scorretto. Angoli: 8-2 per l'Ascoli. Recupero: 2', 4'.
Una partita da libro cuore. Nove uomini, prima che calciatori, hanno tirato fuori un orgoglio, un coraggio e una tenacia impressionanti che gli hanno permesso di entrare nella storia. Sotto di un gol e di due uomini, quei “marziani” sono riusciti nell’impresa di ottenere un impensabile pareggio. Anzi. Alla fine il 2 a 2 può andare stretto a questi extra terrestri perché il pareggio l’hanno subito su calcio di rigore inesistente concesso da un De Santis “formato” mondiale. La rimonta del secolo di cui stiamo parlando, purtroppo, l’ha fatta il Cagliari a cui vanno gli applausi di tutta l’Italia. Dispiace dirlo ma per l’Ascoli, questa volta, non vale la pena nemmeno di spendere una parola, positiva o negativa che sia. Non ci lamentiamo se poi la gente non va più allo stadio. Un abbonamento, un biglietto o una trasferta costano tanto e le persone, talvolta, rinunciano a qualcosa pur di seguire la propria squadra del cuore. Dopo Palermo, un’altra partita vergognosa che allontana la gente dagli stadi. L’Ascoli di quest’oggi, insomma, ha fatto una brutta figura di fronte a tutta l’Italia. Ma veniamo alla partita.
Al 17’ Chimenti respinge un tiro a botta sicura di Fini, la palla finisce a Parola che la mette al centro, Ferrante anticipa tutti e segna uno splendido gol.
Al 23’ Bjelanovic ruba il tempo a Canini che commette fallo da ultimo uomo. L’arbitro fischia la punizione ed espelle il difensore sardo. La decisione scatenata veementi polemiche ed alla fine De Santis decide di mandare anzitempo negli spogliatoio anche Bega.
Incredibile ma vero, il Cagliari prende coraggio e l’Ascoli trotterella in mezzo al campo. Al 28’ Esposito, imbeccato splendidamente da Conti, va vicino al gol con un tiro che si spegne a lato.
Al 38’ cross di Comotto da destra, inserimento in corsa di Fini che in non perfetta coordinazione manda alto di testa.
Al 41’ Bjelanovic si decentra sulla destra e prova il diagonale che finisce alto.
Al 5’ discesa in contropiede di Comotto sulla destra, cross al centro per Fini che di testa “appoggia” per Chimenti.
All’8’ pareggio del Cagliari. Punizione di Suazo dai 25 metri, palla respinta dalla barriera, Gobbi tocca per l'honduregno che di destro insacca.
Al 18’ Suazo s'invola sul filo del fuorigioco, arriva solo davanti a Coppola e realizza il gol numero 20 stagionale.
Al 22’ grande giocata di Foggia che tira da 20 metri e manda di poco fuori alla destra di Chimenti.
Al 28’ l’Ascoli pareggia. Ferrante viene leggermente spinto da Lopez, De Santis, senza esitazione, decreta il rigore per i bianconeri. Domizzi, dal dischetto, fissa il punteggio sul 2 a 2.
Al 37’ Chimenti, con un tuffo plastico, manda in angolo un gran tiro di Fini da 30 metri.
I MIGLIORI
Suazo 9 – L’honduregno è stato inarrestabile. Da solo ha creato il panico all’intera retroguardia bianconera.
Il Cagliari 8,5 – Una squadra che riesce ad ottenere un pareggio nonostante la doppia inferiorità numerica è solamente da ammirare.
I PEGGIORI
L’Ascoli 1 – Nemmeno una squadra di terza categoria, con tutto il rispetto, non riesce a sfruttare il vantaggio e la doppia superiorità numerica.
Silva 0 – Sei partite in panchina e nessuna vittoria. Ci viene il dubbio che Giampaolo si avvalga della sua collaborazione.
MARCATORI: 18' p.t Ferrante (A), 8' s.t e 19' s.t Suazo (C), 28' s.t rigore Domizzi (A)
ASCOLI (4-4-2): Coppola; Comotto, Paci, Domizzi, Del Grosso; Foggia, Guana (32' s.t Cristiano), Parola (26' s.t Carbone), Fini; Ferrante, Bjelanovic (15' s.t Budan). (Boccolini, Giampà, Cudini, Lauro). All. Silva
CAGLIARI (4-4-2): Chimenti; Ferri, Canini, Bega, Pisano (17' p.t Agostini); Conticchio, Conti, Gobbi; Capone (24' s.t Lopez); Suazo, Esposito. (Campagnolo, Bizera, Pani, Cocco, Cossu). All. Sonetti
ARBITRO: De Santis
NOTE: spettatori: 12.475, incasso 107.503 euro. Espulsi: Canini per fallo da ultimo uomo, Bega e Cristiano per doppia ammonizione. Ammoniti Ferrante per comportamento non regolamentare, Agostini, Guana e Fini per gioco scorretto. Angoli: 8-2 per l'Ascoli. Recupero: 2', 4'.
Una partita da libro cuore. Nove uomini, prima che calciatori, hanno tirato fuori un orgoglio, un coraggio e una tenacia impressionanti che gli hanno permesso di entrare nella storia. Sotto di un gol e di due uomini, quei “marziani” sono riusciti nell’impresa di ottenere un impensabile pareggio. Anzi. Alla fine il 2 a 2 può andare stretto a questi extra terrestri perché il pareggio l’hanno subito su calcio di rigore inesistente concesso da un De Santis “formato” mondiale. La rimonta del secolo di cui stiamo parlando, purtroppo, l’ha fatta il Cagliari a cui vanno gli applausi di tutta l’Italia. Dispiace dirlo ma per l’Ascoli, questa volta, non vale la pena nemmeno di spendere una parola, positiva o negativa che sia. Non ci lamentiamo se poi la gente non va più allo stadio. Un abbonamento, un biglietto o una trasferta costano tanto e le persone, talvolta, rinunciano a qualcosa pur di seguire la propria squadra del cuore. Dopo Palermo, un’altra partita vergognosa che allontana la gente dagli stadi. L’Ascoli di quest’oggi, insomma, ha fatto una brutta figura di fronte a tutta l’Italia. Ma veniamo alla partita.
Al 17’ Chimenti respinge un tiro a botta sicura di Fini, la palla finisce a Parola che la mette al centro, Ferrante anticipa tutti e segna uno splendido gol.
Al 23’ Bjelanovic ruba il tempo a Canini che commette fallo da ultimo uomo. L’arbitro fischia la punizione ed espelle il difensore sardo. La decisione scatenata veementi polemiche ed alla fine De Santis decide di mandare anzitempo negli spogliatoio anche Bega.
Incredibile ma vero, il Cagliari prende coraggio e l’Ascoli trotterella in mezzo al campo. Al 28’ Esposito, imbeccato splendidamente da Conti, va vicino al gol con un tiro che si spegne a lato.
Al 38’ cross di Comotto da destra, inserimento in corsa di Fini che in non perfetta coordinazione manda alto di testa.
Al 41’ Bjelanovic si decentra sulla destra e prova il diagonale che finisce alto.
Al 5’ discesa in contropiede di Comotto sulla destra, cross al centro per Fini che di testa “appoggia” per Chimenti.
All’8’ pareggio del Cagliari. Punizione di Suazo dai 25 metri, palla respinta dalla barriera, Gobbi tocca per l'honduregno che di destro insacca.
Al 18’ Suazo s'invola sul filo del fuorigioco, arriva solo davanti a Coppola e realizza il gol numero 20 stagionale.
Al 22’ grande giocata di Foggia che tira da 20 metri e manda di poco fuori alla destra di Chimenti.
Al 28’ l’Ascoli pareggia. Ferrante viene leggermente spinto da Lopez, De Santis, senza esitazione, decreta il rigore per i bianconeri. Domizzi, dal dischetto, fissa il punteggio sul 2 a 2.
Al 37’ Chimenti, con un tuffo plastico, manda in angolo un gran tiro di Fini da 30 metri.
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22/04/2006
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