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Il Ricordo come memoria storica

| Al di là delle polemiche, le rievocazioni dovrebbero consentire il riconoscimento globale di valori sociali assoluti.

di Corrado Ruiz

E' appena trascorso il giorno dedicato ad una rievocazione importantissima nel contesto degli accadimenti della vita del nostro popolo.
Di un avvenimento ritenuto per molti versi fondamentale per l'avvento della struttura attuale del nostro Stato.
D'altra parte la rievocazione non è passata indenne da polemiche incentrate su diverse interpretazioni, su equivoche rivendicazioni, sulla necessità di farla diventare occasione di riconciliazione e non fine a se stessa.

Ma a me sembra importante soprattutto che qualunque rievocazione, il ricordo stesso, non rimanga statico ed estemporaneo, ma si trasformi in atteggiamento dinamico.
Tale che possa permeare di sè un lungo periodo e diventi "MEMORIA STORICA"; cioè capace di comporre un mosaico di avvenimenti tutti collegati in prospettiva evolutiva.
Il passato, ancora, non può essere inteso come un insieme di riconoscimenti singoli, di manifestazioni che si esauriscono nel volgere di una giornata commemorativa o, peggio, come una occasione di riesame dei fatti di cronaca.

Se così fosse si rischierebbe di perdere il valore dell'utilizzo, più che il mentenimento, di principi che ci possono aiutare a capire le ragioni di un divenire sociale e le implicazioni causali degli avvenimenti futuri.
Questo confronto fra passato e presente è fondamentale nella crescita e nella maturazione di una generazione. Solo così passato e presente entrano in sinergia e rafforzano i convincimenti da tramettere ai giovani; anche a coloro, cioè, che non hanno fatto esperienza del passato ma che possono confrontarlo con il presente.
Per esempio, nella rievocazione trascorsa non mi sembra sia stata sfruttata la coincidenza con la fine di un sistema totalitario dei nostri giorni a cui era possibile legare, per ampia similitudine, l'avvenimento in memoria.

Ciò, naturalmente, fatta salva ogni considerazione, opportuna, sulla validità della strategia utilizzata per il buon risultato dell'impresa.
Anche nella vita dell'uomo il ricordo è fatto di accadimenti esperienziali concatenati; ma in questo ambito è più facile interpretare i meccanismi dinamici, dato il pur breve periodo che si trascorre.
Mentre nella vita di un popolo ciò è più difficile stante l'alternanza delle generazioni; per cui è indispensabile creare validi legami concettuali che evitino la disgregazione della memoria e si continui a creare manifestazioni in ricordo di fatti come, per esempio, la fine dei regimi totalitari del secolo passato, la caduta del muro di Berlino,l'estinzione delle dittature pseudo religiose dei nostri giorni, senza ricomporli in una quotidiana rievocazione dei valori sociali assoluti che li hanno prodotti.    

26/04/2003





        
  



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