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"I pensieri si sono fatti roccia" in partenza la personale di Gino Del Zozzo

Fermo | Oltre 50 sculture dell'artista in esposizione fino al 30 settembre a Palazzo dei Priori, sarà uno degli appuntamenti di maggior interesse culturale dell'estate fermana 2007

di Pierpaolo Pierleoni

"I pensieri si sono fatti roccia", personale di Gino Dal Zozzo è la mostra che il Palazzo dei Priori di Fermo ospita dal 25 maggio al 30 settembre 2007. La rassegna, curata da Marisa Vescovo, vuole riproporre  e  portare all'attenzione un importante esponente della cultura marchigiana del secondo dopoguerra.

Più di 50 sculture, collocate all'interno della Sala dell'Aquila e delle sale attigue, intendono rappresentare l'intero percorso dell'artista dagli anni 35-40 circa sino alle ultime opere degli anni '80,  seguendo la sottile trama dell'amore e della dedizione che l'artista ha sempre riservato alla sperimentazione dei materiali: il legno, il sasso di fiume, la pietra serena, il diaspro verde, il granito, il calcare giallo o rosa, la pietra di silice, la breccia rosa, il gesso patinato, la terracotta, l'arenaria grigia, il marmo di Carrara.

Un artista sensibile alla bellezza del materiale impiegato, in cui cercava di dare forza al personaggio, al suo moto vitale, al sentimento, che voleva incarnare nella "figura",  così come in "ritratti" quali: "Milvia" (gesso colorato,1935), "Mio figlio" (gesso patinato, 1936 ), "Ritratto di famiglia" (terracotta,1938 ), "Ritratto di Mimma" (marmo di Carrara, 1938), "Marzia" (terracotta, 1941). In mostra anche  le tematiche  più care  e frequentate  a partire dal mondo del lavoro, in particolare quello contadino, per proseguire con la donna-madre-maternità-attesa-seduzione, gli animali, partendo dai primi lavori in creta, ai ritratti e figure in legno, sino alle opere in pietra e in sasso di fiume. Si potranno ammirare anche alcuni disegni, nonché una nutrita documentazione fotografica che consentiranno di comprendere meglio la figura e l'opera di Del Zozzo nell'ambito del panorama artistico dei suoi anni.

 Del Zozzo, che fu anche pittore e poeta, partecipa al risveglio culturale nazionale, in particolare marchigiano, dopo la buia parentesi della guerra, facendo parte del gruppo "i cinque artisti marchigiani": Dania, Peschi, Tomassetti e Tulli; mentre frequentò assiduamente Ciangottini, Cantatore e Licini.

Il  catalogo comprende oltre alle immagini di tutte le opere in mostra, i saggi di Stefano Papetti e Marisa Vescovo e note di Milvia Del Zozzo, Andrea Brigliadori, Davide Argani e Rosanna Ricci che offrono momenti  e spunti assai significativi delle vicende artistiche ed esistenziali dell'artista.

La personale di Gino Del Zozzo è parte di un più ampio programma che l'Amministrazione Comunale sta realizzando per sottolineare  e dare spessore all'arte e ai talenti locali. Anche grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio e al sostegno della famiglia,  Fermo gli rinnova il doveroso tributo, dopo oltre vent'anni anni dall'ultima personale.  Varie sono le sue opere ancora presenti in città e che  ritroveranno così un rinnovata  ed ammirata attenzione.

25/04/2007





        
  



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