Primo maggio con riduzione del personale alla Foodinvest di Porto d’Ascoli. Un’ipotesi di accordo nell’ambito della procedura di mobilità aperta per 40 lavoratori è stata formulata durante l’incontro che si è svolto questa mattina presso la sede Assindustria ad Ascoli tra azienda e sindacati.

 

L’ipotesi riguarda i 22 lavoratori che con il periodo di mobilità raggiungerebbero l’età pensionabile. Per loro l’incentivo ad accettare l’uscita dal lavoro sarebbe di 4 mensilità nette per ogni anno di mobilità (tre anni per i lavoratori dai 40 ai 50 anni di età, quattro anni oltre i 50, ammesso però che essi abbiano prestato la loro opera per un periodo almeno equivalente).

 

Questo incentivo porterebbe la media della retribuzione durante la mobilità (tra tutte le diverse posizioni lavorative) al 77% dell’ultima percepita, con picchi dell’89% per alcune posizioni lavorative. I lavoratori (una decina) che già oggi sono in possesso dei requisiti per andare in pensione percepirebbero comunque un incentivo pari a tre mensilità.

 

Questa ipotesi, che i sindacati ritengono “soddisfacente”, verrà sottoposta al giudizio dei lavoratori durante l’assemblea che si svolgerà lunedì 2 maggio dalle 14 alle 15. Nella mattinata di mercoledì 4 maggio le parti riprenderanno il confronto. Tra gli altri punti di trattativa resta infatti la questione del nuovo contratto integrativo interno, ed altri ancora.

 

Per quanto riguarda gli altri 18 lavoratori interessati dalla procedura aperta dall’azienda, la Foodinvest sembrerebbe disposta a mantenerne il posto di lavoro, salvo passaggio di alcuni da una mansione ad un’altra (da “indiretti”, per esempio manutentori, a “diretti”, ovvero operai nel processo produttivo). Resta da vedere se con un “passaggio” in cassa integrazione, ipotesi alla quale i sindacati sono contrari.

 

Sembra infine praticabile l’ipotesi di prorogare il termine entro il quale l’azienda ha facoltà di far partire la mobilità per i lavoratori. Il termine di legge per la conclusione delle trattative scade infatti il 21 giugno (75 giorni dall’apertura della procedura di mobilità: 40 + altri 35 in Regione) e da quella data partirebbero i 120 giorni per l’inizio effettivo della mobilità. I sindacati sono invece intenzionati a prorogare quest’ultimo termine al 30 giugno 2006, per verificare se altri lavoratori acquisiranno nel frattempo il diritto alla pensione, limitando così il danno della perdita del posto di lavoro.