Migliorare la sicurezza degli ascensori. Questo il tema approfondito, nel corso di un incontro dibattito promosso dall’Asppi provinciale di Fermo, sulla scorta delle direttive europee, accolte dall’Italia con Dpr del 1999, in attesa del regolamento d’attuazione. Presenti dversi esperti del settore, costruttori degli impianti, manutentori ed amministratori di condominio. “Assodato che gli impianti devono essere mantenuti in buono stato – ha affermato l’Ing. Bruno Schiavi, dell’Arpam – ed in attesa del regolamento, abbiamo deciso di continuare con i controlli atti a garantire l’efficienza degli impianti. L’Arpam è disponibile ad effettuare monitoraggi ricognitivi sullo stato degli impianti”.

“Ad oggi l’adeguamento dovrà essere eseguito entro sei anni, eliminando prima i rischi con alta priorità (tempo disponibile 6 mesi), poi quelli con priorità media (tempo 2/4 anni) ed infine quelli con priorità bassa, con tempi prevista in 4/6 anni”, ha detto l’ing. Luca Pierpaoli dell’Eco Marche. Nel dibattito è intervenuto anche Mauro Baldassarini, presidente Regionale dell’Anacam, che ha portato un contributo importante alla discussione. Durante la stessa i presenti hanno chiesto l’opportunità di installare negli androni dei palazzi, una targa con ben in evidenza il nome ed il recapito del manutentore, com’è stato ipotizzato anche un telefono all’interno degli impianti che possa consentire, in caso di guasto, di avvisare tempestivamente l’amministratore del Condominio, per gli interventi del caso.

Molti gli aspetti tecnici posti in primo piano (il dibattito è stato coordinato dal presidente regionale Asppi, avvocato Sandro Serena), cosi come quelli di ordine economico per l’adeguamento degli impianti. “La sicurezza non ha prezzo”, hanno affermato i presenti, fermo restando che si dovrà trovare un punto d’incontro, anche in questa direzione, tra costruttori, manutentori e proprietari degli impianti.