Innanzi al Tribunale Penale di Fermo, Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari, dott. Vitali Rosati, oggi verrà patteggiata e conclusa una vicenda squallida che ha visto come protagonisti un insegnante di scuola pubblica sangiorgese e una sua alunna minorenne per violenza sessuale aggravata, perchè alunna minore degli anni quattordici, alla pena di mesi 10 e giorni 20 di reclusione con interdizione perpetua da qualsiasi ufficio che preveda la presenza di minori, pena sospesa per il termine di 5 anni.

L’Avv. Andrea Agostini, difensore della minore e dei genitori della stessa costituiti parte civile, precisa che non si è trattato della più grave ipotesi di congiunzione carnale, bensì di atti di libidine ed esprime apprezzamento per la professionalità con cui le indagini sono state svolte di ufficio dalla Procura della Repubblica di Fermo nella persona del Dott. Ortenzi e dalla Polizia Giudiziaria del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Fermo.

Lo stesso difensore esprime invece perplessità per come la vicenda è stata gestita dalla scuola pubblica: infatti questa, pure a fronte di una notizia di reato tanto grave da essere procedibile di ufficio e non a querela, non soltanto dimostrava scarso tempismo nell’interessare della vicenda la Procura della Repubblica, ma soprattutto nel corso delle indagini non ravvisava nessuna urgenza di dovere provvedere ad un opportuno allontanamento cautelare dell’insegnante, peraltro oggi colpito, pure se con pena sospesa in virtù del patteggiamento, proprio dalla pena accessoria dell’interdizione anche dalla scuola.