Panorama ignora il Piceno. Falcioni scrive alla redazione
Ascoli Piceno | Quattordici pagine sulle Marche e nulla sul Piceno. Il Presidente del Consiglio Provinciale espone in una lettera tutta la sua contrarietà e invita i giornalisti a visitare questa bellissima Provincia divisa a metà.
di Redazione
Armando Falcioni
"Sfogliando l'inserto dedicato alle Marche, alle sue eccellenze economiche e turistiche, - segnala il Presidente - in quattordici pagine sul cui contenuto non mi permetto di eccepire, e neppure sulla sua buona fede o professionalità, appare lampante il completo silenzio sulla provincia di Ascoli Piceno, come se questa non appartenesse alla nostra regione".
Certo di eccellenze economiche il Piceno non può vantarne gran che; ed è Falcioni il primo ad ammetterlo: "Vada per la disamina sull'economia - si legge infatti nella missiva -, ma sul turismo vorrei ricordarle, senza partigianeria, anche se un amministratore locale dovrebbe essere sempre pervaso da un sano campanilismo, equivalenza di attaccamento al territorio cui appartiene, che il territorio piceno vede nel suo capoluogo la città più bella delle Marche, Urbino non se ne abbia (legga Piovene o Sartre), conta quella riviera delle palme di San Benedetto, che non ha pari, con la maggior presenze turistiche regionali, è l'unica provincia con due parchi nazionali, è dotata di quegli inimitabili colli che graffiano il cielo (i borghi di Montalo, Ripatransone, Offida , Acquaviva non le dicono nulla?) frutto di montagne di rilievo a pochi km dal mare con fiumi che disegnano valli profondissime".
Un "territorio di confine" - lo definisce il Presidente del Consiglio - "spesso condizionato dagli influssi abruzzesi, ma anche laziali ed umbri, di cui frequentiamo quotidianamente i lembi orientali, tanto da trovar qui poco di Marche di cui è più appendice che parte integrante, anche per una politica regionale da anni distratta per i territori estremi". "E' proprio la velata ambiguità di confine, questo naturale crogiolo di culture, tradizioni, economie del margine di quattro regioni la forza ed il fascino del Piceno anche se spesso ne è, ammettiamolo,anche la sua principale palla al piede".
Tanti i temi relativi al territorio che potrebbero affascinare un lettore; Falcioni ne consiglia uno per il quale - dice - "quattordici pagine non basteranno e forse neanche due numeri speciali".
Quella di Ascoli Piceno è l'unica provincia "tagliata a metà", "un territorio mortificato da una divisione unilaterale che da una provincia di 365. 000 abitanti ne sono state create due di quasi pari popolazione, questo sì grazie alla politica lungimirante (?) della Regione. Con il risultato che nel giro di 40 Km avremo due prefetture, due amministrazioni provinciali, due archivi di Stato, due comandi provinciali dei carabinieri, della finanza, della forestale, due questure e chi più ne ha più ne metta, in perfetto sintonia (?) con il doveroso taglio di spese del governo".
"Insomma - aggiunge Falcioni, eletto nelle fila del MAP -: da una provincia, una ne è nata e un'altra rischia di soccombere". L'onere per la nascita della provincia figlia è infatti tutto sulle spalle della provincia madre.
Per concludere: questo territorio può offrire molto, ma ha anche bisogno di molto; di tutto tranne che di "immeritati silenzi giornalistici".
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30/04/2010
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