"Più siamo più ci divertiamo". Questa la filosofia di Leggendo...che ieri sera alla libreria la Bibliofila per il secondo appuntamento ha ospitato Bob Dylan. Approfondire un personaggio dalla grandezza universale arrivando a conoscere di lui e della sua arte qualcosa in più, fosse anche solo una piccola curiosità.

Un progetto nato da un'idea di Sabrina Cava e immediatamente condiviso da Mimmo Minuto, Presidente dell'Associazione Culturale "I Luoghi della Scrittura" e proprietario della libreria La Bibliofila che si presta ogni volta a diventare un salotto culturale.

Musicista, cantante, regista, cantautore, attore, scrittore, pittore e anche scultore.

Candidato al Premio Nobel già dal 1997, ieri sera 4 aprile, Dylan è stato declinato in ogni sua sfaccettatura.

L'Attrice di teatro Daniela Agostini, coadiuvata nella parte tecnica musicale dal maestro Sergio Napoletani, ha regalato all'attento e nutrito pubblico un'ora e mezza di stralci di lyrics dell'artista.

Il poeta "di strada" Emilio Mercatili è intervenuto con una nota critica sul rapporto culturale e poetico tra il cantante newyorckese e i poeti maledetti Verlaine e Rimbaud.

A curarne l'organizzazione e la presentazione, Sabrina Cava che per il tema della serata si è potuta avvalere del coordinamento culturale di Pierluigi Diletti, conoscitore approfondito, estimatore e collezionista puntuale a tratti maniacale dell'artista.

Un vero Dylaniato come ormai amano chiamarsi i fan di Dylan che traggono il termine dal magnifico Album di Tito Schipa Jr. "Dylaniato".

Un pubblico attento e molto interessato fatto di estimatori del cantante ma anche da semplici curiosi.

Insieme all'analisi della poetica dei testi del cantautore americano anche l'analisi approfondita delle tematiche da lui trattate nei testi in oltre cinquant'anni di attività: l'impegno politico e sociale, l'interesse per i diritti civile, il tema religioso, l'amore e un richiamo al simbolismo apocalittico.

Alcune canzoni sono state fatte oggetto di particolare analisi, solo per citarne alcune: The Death of Emmett Till, Hurricane, Vision of johanna, Sara, Lay lady Lay, Every Graint of Sand senza tralasciare i due capolavori dai temi universali, quelle che non trovano collocazione in un filone tematico specifico, Knockin'on Heven'Door e Blowin'in the Wind.

Un' escursusione breve ma intensa all'interno del personaggio ma anche della persona Bob Dylan.

Un PDF dedicato sarà scaricabile già a partire da martedì prossimo sulla pagina di questo giornale con tanto materiale che, per motivi di tempo non è stato fatto oggetto della serata, con foto, richiami bibliografici e suggerimenti su alcuni video di cui se ne consiglia la visione. Un regalo per i tanti fans che vorranno consultarlo o semplicemente averlo a ricordo dell'incontro.

Una presenza molto ben abbinata quella dell'esposizione di quadri dell'artista santegidiense Sandra Teodori.

Una carriera artistica la sua nata presso la facoltà di architettura di Roma fin nel lontano 1972 ma che prosegue incessantemente da allora. "Un realismo pittorico che fa riferimento alla realtà concreta del mondo. Colpiscono la scelta dei colori corposi e sanguigni, mossi da una passione iniziale di lotta con mescolanze di volti e occhi".

Fondamentale come sempre il momento di convivialità che ne è seguito dove l'ascoltato si fa commento e rielaborazione, il tutto gustando le eccellenze enogastronomiche del territorio.

Ad accompagnarci in questa serata come sempre l'immancabile Caffè Florian ma anche Così- il Mercato dei Sapori, un supermarket sito in città alla Via Giovanni XIII e che ogni volta ci stupisce con il suo reparto gastronomia che per l'occasione ha voluto abbinare ai vini della cantina Maroni un rinfresco a tema pasquale.

Qualche parola merita la cantina Maroni. L'azienda nasce alla fine degli anni '60 grazie alla passione per la terra,ed il vino in particolare con l'obbiettivodi produrre in quantità limitata vini pregiati come il Marche Rosso IGP "MORETTO", l'Offida Pecorino DOCG "CROCIAIOLO" e tanti altri vini.

La cantina, di piccole dimensioni, è organizzata in modo tradizionale ed è in linea con la corrente di pensiero seguendo le regole classiche. Il vigneto, di proprietà, è situato ad Offida, è coltivato nel rispetto dell'ambiente privilegiando l'uso di prodotti antiparassitari naturali qualirame e zolfo; inoltre tutte le lavorazioni legate alla produzione avvengono a mano.