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Conosciamo i candidati: Mario Baldassarri

San Benedetto del Tronto | Baldassarri: “Centro sinistra:una cozzaglia di opinioni. Le Marche sono un laboratorio vivente per quello che potrebbe essere l’Italia dopo il 9 Aprile se dovesse prevalere il centro-sinistra”

di Paride Travaglini

Prof. Mario Baldassarri, vice ministro dell’economia nella passata legislatura,  capolista al senato per AN
 
Prof, come vede questa tornata elettorale? 
Sono elezioni molto importanti dove i cittadini italiani sono chiamati a scegliere se continuare ad affidare il governo del Paese al centro destra, oppure, cambiare e affidarlo al Centro sinistra. Ci sono due elementi per valutare: le tante cose importanti e buone che ha fatto il centro destra ma soprattutto la capacità del centro destra di essere coalizione e quindi, di assumere decisioni di governo. Il centro sinistra non è una coalizione per governare l’Italia. È una cozzaglia di opinioni radicalmente diverse, con scontri interni pesanti su temi fondamentali quali la politica estera e infrastrutture
È una coalizione che sta insieme solo per un unico obiettivo: battere Berlusconi, battere il centro destra e occupare i posti di potere. Nel momento in cui dovesse decidere qualcosa non sarebbe in grado di decidere. Il centro destra è una coalizione basata su valori comuni con un programma coeso. Questa è la sfida che abbiamo di fronte il 9 e il 10 Aprile.
Qui nelle Marche i cittadini possono toccare con mano questa situazione. Le Marche sono un laboratorio vivente per quello che potrebbe essere l’Italia dopo il 9 Aprile se dovesse prevalere il centro-sinistra: nelle Marche il centro-sinistra ha vinto le elezioni regionali è c’è un governatore che palesem,enet è in una posizione di assoluto stallo, bloccato perché non può prendere alcuna decisione. Pena la caduta della giunta.
 
In questi 5 anni lei come ministro cosa ha fatto per questa Regione ed in particolare per la provincia di macerata ed il Piceno? 
Abbiamo preparato un volumetto e un dvd di 15 minuti, che si sta distribuendo a tutte le famiglie, nel quale faccio il rendiconto puntuale di questi cinque anni di governo di Centro destra per questa Regione su vari filoni: dalle infrastrutture, alle attività produttive, alle politiche di informazione, alle politiche dei beni culturali, alle attività turistiche. Credo che non sia mai avvenuto negli ultimi 30 anni un flusso di proposte, progetti, finanziamenti per le Marche come in questa legislatura. Nella seconda parte, illustriamo in che modo vogliamo continuare l’opera, cioè le nostre proposte, il nostro progetto , il progetto del centro- destra, di AN, per le Marche, per la prossima legislatura.
 
Perché l’elettore dovrebbe sceglierla? 
Per tutto quello che ho detto adesso. È stato un impegno faticoso, serio, ma credo un impegno ampiamente mantenuto nei confronti degli elettori. Al di là del motivo personale, di credibilità, c’è il motivo politico che è molto più importante: il quadro politico, la credibilità, la forza di Alleanza Nazionale e attorno a questo la forza della coalizione del centro destra.
Dall’altra parte, c’è il vuoto di proposte, litigio interno e la sete e la fame di poter ben oltre quello che la sinistra non abbia già fatto nelle Marche dove ha occupato ogni angolo di potere.
 
Questa nuova legge elettorale, non crede possa danneggiare persone candidati forti proprio perché si vota la lista e non la persona? 
Questa nuova legge elettorale è un compromesso:, nel senso che si è andati al proporzionale per dare la rappresentanza  dei partiti pur all’interno di una coalizione, del maggioritario e di premi di maggioranza. Questo ovviamente ha implicato il blocco della lista: non c’è più il candidato che viene inserito dal partito nelle varie posizioni e quindi in base alla forza del partito scatta l’elezione Essendo capolista al senato, devo dire che  in questo senso è una forma elettorale che segue le indicazioni del partito. D’altra parte però se ricordiamo tutto quello che è successo nei decenni passati con il gioco delle singole preferenze, la frammentazione, le lotte intestine, è una scelta che può essere criticabile però è un compromesso tra due posizioni e piuttosto che tornare al vecchio proporzionale con le preferenze, dove la lotta era tra più candidati dello stesso partito e della stessa città, è più opportuno che sia con chiarezza un confronto politico, fra partiti politici, fra coalizioni politiche.
 
Uomo di partito o uomo della società civile? Oggi è in voga più di prima candidare i cosiddetti uomini della società civile. Cosa pensa a tal riguardo? 
Li vedo molto bene ma ad una condizione: non esiste una distinzione tra una società civile ed una società della politica. È giusto che la società civile esprima persone che si mettano a far politica  alla condizione che in quel momento l’espressione della società civile, sia consapevole di essere espressione di una coalizione e di un partito. Faccia una scelta chiara, di campo e di partito.

Dopodichè ognuno tutta la vita rappresenta la società civile e quando ha un’esperienza politica deve avere l’orgoglio, la responsabilità e anche far parte del mondo della politica.
Non credo alle spaccature nette tra la bontà della società civile, e la cattiveria della società dei politici. Occorre una sinergia continua ma quando qualcuno assume una responsabilità politica deve fare una scelta chiara, politica, scegliendo un partito, una coalizione, chiedendo agli elettori di votare non solo la sua persona ma quel partito e quella coalizione.  

05/04/2006





        
  



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