Con la dipartita di Giovanni Paolo II ho l’occasione di ripetere una esperienza già vissuta nel  2000,  durante l’Anno Santo: fare opera di volontariato.    

Tralascio le solite informazioni diffuse dalle reti televisive.
Focalizzo quanto ormalmente non viene messo in risalto.

I  “Ragazzi del Papa”.

E’ impressionante l’affetto ed il rispetto popolare per Papa Giovanni Paolo II.
Persone di ogni età si sono sobbarcate una coda di  8 / 10  ore, oltre al viaggio.
Molti si fermano a Roma fino a venerdì per il funerale (ci sarò anch’io come volontario).
Sono tantissimi (una moltitudine) i  “ragazzi del Papa”, spesso con sacco a pelo.
Non bevono alcool, ma acqua minerale (distribuita gratuitamente ai pellegrini).
Non si drogano.
Non nascondono la loro identità con caschi o passamontagna.
Non hanno bottiglie molotov. Uniche armi: lettere per il  “loro”  Papa, rosario e chitarre.
Rispettano le città dove vivono e dove si recano.
Dopo il loro passaggio, vetrine, auto e cassonetti sono integri.
Cantano la gioia della vita e la fede nel Vangelo.  
Non gridano contro nessuno.
Ad intervalli si sente un  “Giovanni Paolo”  seguito da un ritmato battimano.
Al vederli e sentirli, viene un nodo alla gola.

Ricordi e pensieri personali.

Nel rendere omaggio alla salma di Papa Wojtyla, ho ricordato con commozione gli incontri avuti con Lui, quando ha posto le mani sul capo dei miei figli.
Ho ricordato la Santa Messa della notte di Natale 1999, all’apertura dell’Anno Santo  2000.
Dopo aver pregato davanti alla salma di Giovanni Paolo II ho sostato davanti alla tomba di Papa Giovanni XXIII.
Anche qui non ho potuto frenare la commozione: il Papa Buono (angelo Roncalli) aveva ricevuto me e mia moglie in udienza privata. Eravamo in viaggio di nozze a febbraio  1961.
Certamente Papa Wojtyla rappresenta una pietra miliare nella storia della Chiesa Cattolica e di tutta l’Umanità.
Sono convinto che Papa Roncalli ha posto le basi di quanto ha poi fatto Papa Wojtyla.
I disegni di Dio vanno oltre i nostri disegni.
Quando si è fatto sera, ho visto con tristezza che la finestra del terzo piano del Palazzo Apostolico era buia!
La tristezza è stata di breve durata.
La folla che mi circondava è la testimonianza vivente di quanto ha fatto Papa Wojtyla: diffondere il Vangelo di Cristo che è Verità, Libertà, Pace e Vita.
Questa è la vera Luce per l’Umanità intera.
Grazie, Signore per averci dato Karol Wojtyla come Papa.
Grazie anche per il nuovo Papa che ci darai a giorni.