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Autovelox, il Pdl di Offida rigetta le accuse di incoerenza lanciate da Petrelli dell’Udc

Offida | Uno strumento legittimo ma che va usato nel modo giusto.

di Redazione

Camela, Corradetti, Citeroni, Lanciotti

Il Gruppo consiliare de Il Popolo della Libertà di Offida risponde al Coordinatore dell'Udc di Ascoli Piceno Francesco Petrelli che li aveva accusati di incoerenza riguardo la questione autovelox.

"Non intendiamo rispondere alle provocazioni lanciate inutilmente dal Coordinatore dell'Udc Petrelli e suggerite dal suo amico folletto - scrive il Capogruppo Corradetti -, ma rispondiamo con fatti e coerenza di comportamento sulla questione prospettata. Come Consiglieri del Pdl di Offida, stiamo portando avanti con coerenza e serietà il nostro mandato elettorale, lavorando costantemente su tutti i fronti e cercando di rispondere al meglio alle esigenze dei cittadini offidani".

"Sulla questione dibattuta nel Bilancio 2009 - ricorda -, alla voce 'proventi violazioni codice della strada rilevate con autovelox' il preventivo di incasso era di € 30.000,00, mentre sono stati accertati e riscossi solo € 2.623,33. Nel Bilancio 2010 la previsione è stata di € 110.000,00 fino ad arrivare alla previsione 2011 con € 210.000,00. E' evidente che questo atteggiamento non è finalizzato alla prevenzione che è lo scopo primario del rilevamento della velocità sulle strade tramite autovelox, ma serve per fare cassa a discapito dei cittadini che vanno o tornano dal lavoro e che superano magari soltanto di due tre chilometri all'ora il limite di velocità consentito. Non viene invece installato nelle ore in cui è probabile che automobilisti indisciplinati corrono a velocità veramente sostenuta e costituiscono reale pericolo per gli altri utenti della strada".

Critiche, quelle rivolte all'amministrazione comunale di Offida in sede di approvazione del bilancio preventivo, che riguardavano quindi il modo di utilizzare uno strumento, l'autovelox, considerato legittimo ma che va usato in modo corretto "nei centri abitati e nei tratti stradali particolarmente pericolosi".

"Il coordinatore dell'Udc - chiarisce Corradetti - non ha ben compreso la differenza fra consiglieri provinciali e consiglieri comunali. Noi consiglieri comunali ci siamo sempre battuti per la sicurezza sulle strade, chiedendo all'Amministrazione comunale e non a quella provinciale, cosa che non ci compete, maggiori controlli e interventi per il ripristino di alcuni manti stradali comunali in pessime condizioni di manutenzione, con interrogazioni ed esposti al Prefetto di Ascoli Piceno".

08/04/2011





        
  



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