Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

Si vota oggi, dopo il giorno di silenzio tradizionale.

San Benedetto del Tronto | Di silenzio ? I cellulari di milioni di persone hanno squillato e le reti E mail si sono surriscaldate per tutto il sabato. Ma c’è qualcosa di più strano oggi nell’aria. Per la prima volta hanno votato gli italiani residenti all’estero.

di Renato Novelli


Tutto l’affetto del mondo ci lega ai nostri parenti lontani e agli sconosciuti figli di italiani che hanno preso la via delle Americhe e di altri continenti.

Ma questo affetto non impedisce di chiedere se sia ragionevole che cittadini con doppio passaporto, eleggano 12 deputati che, se la competizione finirà al filo di lana, potrebbero decidere da chi saremo governati noi che siamo qui Sono favorevole al voto all’estero, ma una riflessione mi attraversa.. Gli italiani sono stati protagonisti nei cento anni 1861 – 1961 della più ampio esodo mai registrato in un singolo secolo, nella storia del mondo: 37 milioni di nostri progenitori se ne andarono. Oggi noi, figli di quelli che sono rimasti, portatori di una cultura nazionale italiana, dobbiamo fare i conti con le culture neo – italiane che gli emigrati rappresentano. In alcuni casi, quelle culture sono più conosciute a livello internazionale dell’Italia stessa.

La neo cultura italiana degli USA, per esempio, ha prodotto uno stereotipo di successo, di italianità, legata all’esperienza americana degli italiani. Quando Madonna lanciò lo slogan “Italians do it better”, non si riferiva ai compaesani d’Abruzzo, ma agli italo – americani di Little Italy.

E in Argentina, la cultura urbana è stata influenzata dall’emigrazione italiana, come in Brasile, dove nel secolo scorso gli italiani e, in particolare, una vedova italiana, hanno costruito esperienze ed imprese economiche di grande rilievo. Direi di più: anche in paesi dove gli italiani sono piccole e irrilevanti comunità, esiste una cultura neo – italiana. Perché con i cinesi, siamo il popolo che non rinuncia mai ai propri prodotti alimentari, alla propria storia e all’idea che tutta la propria vita sia cominciata sotto il campanile di un piccolo paese. Ma siamo stati capaci, anche, di sviluppare quella vita su linee di grande adattamento alla situazione locale di arrivo.

I conti che dobbiamo fare con le neo – culture potrebbero arricchire la nostra cultura. Ma non abbiamo neppure usato la ricchezza di esperienza dei nostri emigrati, per migliorare le nostre performance nei confronti del problema globale dell’emigrazione internazionale. Non è affatto scontato che il diritto di voto, sia uno strumento efficace per riportare culturalmente e affettivamente in Italia la nostra emigrazione. Ci sono altri e diversi strumenti per fare di più.

Per rimanere nel solito paradosso italiano, da molte capitali straniere, arrivano proteste da parte di cittadini italiani che si trovano per lavoro all’estero, per brevi periodi. Qualcuno è lontano solo per qualche giorno. I Consolati e le Ambasciate non li mettono in condizioni di votare. Mi è capitato di non votare solo perché ero fuori per due mesi in viaggio di studio. Se avessi potuto, avrei votato. Mi è accaduto negli anni Ottanta.

Ma nel 2006, con il voto agli italiani residenti all’estero, va chiesto al Ministro Fini perché i funzionari del suo Ministero non abbiano messo in condizioni di votare gli italiani all’estero che risiedono qui, dai borsisti universitari ai trasferisti di grandi gruppi economici, ai tecnici.di ditte efficienti Tutti costoro, con il loro lavoro fuori d’Italia, sono tra le poche voci positive del nostro stagnante mondo economico. Non hanno votato. 

09/04/2006





        
  



5+4=

Altri articoli di...

San Benedetto

12/10/2022
Studenti omaggiano il Milite Ignoto (segue)
10/06/2020
Samb: Serafino è il nuovo presidente! (segue)
27/01/2020
Istituto Professionale di Cupra Marittima: innovazione a tutto campo. (segue)
25/01/2020
Open Day a Cupra Marittima, al via il nuovo corso Web Community – Web Marketing (segue)
19/01/2020
GROTTAMMARE - ANCONITANA 1 - 3 (segue)
13/01/2020
SAN MARCO LORESE - GROTTAMMARE 1 - 0 (segue)
10/01/2020
UGL Medici:"Riteniamo che gli infermieri e i medici debbano essere retribuiti dalla ASUR5" (segue)
10/01/2020
Premiato il cortometraggio intitolato "Sogni di Rinascita- Sibillini nel cuore" (segue)
ilq

Quando il giornalismo diventa ClickBaiting

Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?

Kevin Gjergji