Prosegue intensa la rafforzata azione di vigilanza e prevenzione disposta dal Questore di Teramo nelle cittadine costiere della provincia che, come noto, ospitano anche numerosissimi abitanti di L'Aquila e provincia, evacuati da quelle località a causa del terremoto del 6 aprile scorso.

Personale della Questura, unitamente agli Agenti dei Reparti Prevenzione Crimine di Milano e Potenza aggregati a Martinsicuro, nella serata di lunedì, durante un controllo nel comune di Tortoreto Lido, hanno fermato per accertamenti un'autovettura di grossa cilindrata con a bordo tre uomini.

Uno di questi, sceso dal mezzo, ha cercato di allontanarsi riferendo di avere fretta di rientrare nell'abitazione, ma in realtà, con l'approfondito controllo effettuato nei terminali interforze, ha consentito di riscontrare che proprio quell'uomo era sottoposto a regime degli arresti domiciliari con possibilità di allontanarsi dalla propria abitazione solo per recarsi a lavoro.

Il giovane, un albanese resistente a Mosciano Sant'Angelo, è stato tratto in arresto per evasione e tradotto presso il Carcere di Castrogno a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.

Poiché l'albanese arrestato si accompagnava a persone con precedenti penali, sono in corso ulteriori attività investigative al fine di accertare se il "gruppetto" fosse in procinto di organizzare qualche colpo in zona.

Sempre durante la scorsa notte sono stati controllati immobili occupati da orientali nei comuni di Martinsicuro e Controguerra, dove è stato rintracciato un cittadino cinese irregolare, che al fine di sfuggire al controllo degli agenti, si era nascosto sotto il letto.

Il soggetto, dopo aver fornito false generalità false alla Polizia, in brevissimo tempo veniva smascherato dagli accertamenti che hanno consentito di scoprire la reale identità ed appurare che  l'uomo era già destinatario di una provvedimento di espulsione dal territorio nazionale a cui non aveva ottemperato.

Per non aver rispettato l'ordinanza del uestore il cinese è stato arrestato e condotto presso la locale Casa Circondariale e messo a disposizione del G.I.P. per il processo con rito per direttissima.