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L’assemblea dei lavoratori pubblici nata sulla scia di un’ampia discussione a livello nazionale

Ascoli Piceno | Pertoldi: “La larghissima partecipazione per l’assemblea dei lavoratori del comune di Ascoli va interpretata in un doppio senso”

di Federico Biondi

C’è uno stato di insofferenza nel pubblico impiego per via della perdita di potere di acquisto che è imputabile principalmente al mancato rinnovo del contratto nazionale di lavoro. I dipendenti pubblici non chiedono che il rispetto di quanto dovuto, in base a quello che è stata la falciatura delle retribuzioni a causa dell’inflazione.
 
Importante è la difesa della contrattazione aziendale che è stata una conquista dei lavoratori e che va strenuamente difesa, “i lavoratori pubblici di Ascoli hanno manifestato con determinazione rispetto a queste due esigenze - spiega Alessandro Pertoldi segretario provinciale della funzione pubblica Cgil e aggiunge - l’amministrazione di Ascoli nega un principio fondamentale non alimentando i fondi appositamente destinati a questo livello di contrattazione”.
 
Pertoldi ricorda che la contrattazione aziendale deve remunerare le specificità lavorative, come ad esempio i lavoratori che sono chiamati a prestare un’attività lavorativa su turnazione oppure a remunerare particolari condizioni lavorative, come l’indennità di rischio di disagio per gli operai.
 
“E’ un livello contrattuale dovuto, che noi abbiamo conquistato con la riforma del rapporto di lavoro nel ’93 e che vogliamo difendere”.
 
Certamente il comune di Ascoli Piceno deve pensare che non ci sono solo i livelli dirigenziali, per i quali questo livello di contrattazione decentrata viene puntualmente rispettata, anche con somme consistenti. Deve pensare che ci sono circa 600 dipendenti del comune che giustamente rivendicano il trattamento accessorio che deriva dagli stanziamenti del comune.
 
“Noi auspichiamo che dopo questa manifestazione che ha visto una larga partecipazione, circa 500 persone, il sindaco e la giunta riapra il tavolo di trattativa. La nostra è una proposta responsabile che vogliamo discutere con l’amministrazione. L’atteggiamento registrato fino ad oggi è di netta chiusura quindi un atteggiamento inqualificabile” conclude Pertoldi.

13/05/2005





        
  



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