Al ritorno dall'inaugurazione della nuova pista ciclabile che collega Grottammare con Cupra Marittima e successivamente a colloquio con alcuni amici sono stato sollecitato su alcune riflessioni.
L'importanza delle piste ciclabili come veicolo culturale di un nuovo modo di rapportarsi con la città e come offerta turistica per più target sono oggettivamente auspicabili.
Alleanza Nazionale per tali premesse ha colto con estremo interesse la pianificazione di una serie di piste ciclabili, pensate nel piano idea, che collegate tra loro mettono in relazione il nord con il sud e l'est con l'ovest della città. A questo si aggiunga che con "Biciclettando", l'iniziativa del Consorzio Turistico Riviera delle Palme, ci troviamo a offrire ben otto percorsi ciclabili, itinerari che si sviluppano prevalentemente su strade secondarie con scarso traffico veicolare che fanno della bicicletta un utile e gradevole strumento di esplorazione del territorio. Un territorio quello Piceno che al pari del vicino Abruzzo merita di essere vissuto anche e soprattutto pedalando, per apprezzarne le ricchezze.

Purtroppo, oggi, chi da San Benedetto vuol recarsi in bicicletta a Martinsicuro o viceversa, è costretto a passare per la sopraelevata, strada al altissima densità di traffico, pericosa e poco adatta alle famiglie. L'idea che vogliamo perorare è quella di costruire un ponte di legno lamellare, sul modello di quello già esistente sul Salino, per consentire ai ciclisti di percorrere una pista ciclabile che da Giulianova arriva a Cupra Marittima, forse una pista tra le più lunghe d'Europa.

Sarebbe quindi auspicabile che più enti, i comuni di San Benedetto del Tronto, Ascoli Piceno, Martinsicuro, le province di Ascoli Piceno e Teramo, le regioni di Marche e Abruzzo si mobilitassero per unire maggiormente queste terre, da sempre amiche ma con la pista legate da un ennesimo cordone ombelicale.

*Capogruppo Alleanza Nazionale San Benedetto del Tronto