Le ultime vicende che hanno visto Forza Italia e Alleanza Nazionale divergere su alcune questioni di politica sociale impongono la necessità di un nostro intervento, al fine della chiarezza. Su queste ci soffermeremo, tralasciando, per ovvie ragioni di spazio, tanti altri problemi.

 

Inizieremo con il ricordare la contestazione del 25 novembre 2002 da parte dei 13 sindaci dell’Ambito sociale 21 i quali, in forza “delle difficoltà che impedivano il regolare svolgimento dei servizi”, proposero addirittura il “cambiamento del comune capofila”.

 

Il 19 febbraio 2003 il dirigente del SERT dell’ASL 12 lanciò, attraverso la stampa, un forte grido i allarme: “il numero dei tossicodipendenti sta aumentando in maniera vertiginosa ed, al tempo stesso, l’età degli assuntori si abbassa sempre di più… la situazione è quanto mai inquietante. Sebbene negli ultimi 6 o 7 anni le morti legate all’uso di sostanze stupefacenti hanno avuto un calo nettissimo e c’è stato un azzeramento dei casi da overdose”.

 

Due fatti d’ordine istituzionale che già allora confermarono, come confermano soprattutto oggi, tutte le nostre insoddisfazioni sulle attività nel campo delle politiche sociali, peraltro ampiamente denunciate in consiglio comunale ed attraverso gli organi d’informazione.

 

Nei fatti, in oltre quattro anni di amministrazione del centrodestra, mai si è discusso di questi temi. È stato realizzato un sistema integrato di interventi fondati su servizi e prestazioni, complementari e flessibili, previsti ed individuati dai piani di zona per la famiglia, l’infanzia – adolescenza – giovani, per i disabili, per la salute mentale, per il disagio adulto, per gli anziani, per gli immigrati? È stata assicurata l’unicità di conduzione e semplificazione delle misure relative ai servizi sociali integrati in favore di un territorio di oltre 100.000 abitanti?

 

Ci chiediamo se ci sia uno, ed uno solo consigliere comunale, informato a sufficienza su queste problematiche! In particolare il malessere dei giovani. Uno su cinque ha problemi psichici (OMS). Quanti suicidi di giovanissimi negli ultimi anni? E il disagio mentale? Le dipendenze non sono più fenomeni sociali, ma elementi strutturali della fascia adolescenziale. Non c’è giorno senza riscontro di persone in overdose: elemento che marca una realtà sommersa che fa tremare i polsi.

 

Chiederemo al SERT, intanto, di conoscere i dati ufficiali, doverosamente anonimi: a quelli e solo a quelli dovranno fare riferimento azioni di politica sociale volte a ridurre il danno ed alla attivazione di forti strumenti di prevenzione. Il diritto di scelta dell’anziano non autosufficiente, di essere curato ed assistito dove vuole, viene demandato, alle competenze del sindaco poiché l’assessore alle politiche sociali dichiara il fatto non di sua pertinenza! Suvvia, è una barzelletta!

 

Ed il centro diurno per l’Alzheimer che questa amministrazione annunciò già “realizzato” nel settembre 2001? A distanza di quasi 4 anni il centro Alzheimer “è in allestimento”, come dichiara Alberta Palma, presidente AIMA. È un caso di omonimia o la signora Palma è già stata referente del Centro servizi per il volontariato, sede di San Benedetto, presso il centro sociale “Primavera” costato un discreto gruzzoletto e di cui si sono perse le tracce?

 

Vogliamo ricordar all’assessore (od al sindaco?) che sono tuttora pendenti due giudizi, presso il TAR Marche ed il Consiglio di Stato, volti ad ottenere l’annullamento della gara per l’affidamento del servizio “Centro diurno Alzheimer” e peri il reperimento della struttura, e che in commissione edilizia a tuttoggi non è stata esaminata alcuna domanda di permesso di costruire relativa alla struttura stessa.

 

In fatto di creatività, se le cose non fossero molto serie, diremmo che gli swap sullo yen del vicepresidente del consiglio, on. Tremonti, sono roba da ridere rispetto a questo gioco delle parti, a dire il vero poco decoroso.