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L'Ascoli si aggiudica il derby e torna a volare. 1-0

Ascoli Piceno | Antonelli festeggia il rientro con il gol che vale la partita.

di Federica Poli

ASCOLI (4-4-2): Coppola; De Martis, Cudini, Brevi, Lauro; Fini, Speranza, Biso (44’st Monticciolo), Modesto; Bucchi (35’ Antonelli), Colacone. A disp. Maurantonio, Sassarini, Belingheri, Toledo, Motta. All. Silva
PESCARA (4-4-2): Brivio; Fanucci, Terra, Sbrizzo (40’st Mussi), Zeoli (12’st Russo); Job, Mariniello, Leandro, Lo Nero (1’st Antonini); Giampaolo, Varricchio. A disp. Ivan, Fusco, Smit, Minopoli. All. Simonelli
ARBITRO: Squillace di Catanzaro (Battaglia, Racanelli; Russo)
MARCATORE: 29’st Antonelli
AMMONITI: Biso, Mariniello, Sbrizzo, Colacone, Antonelli

ESPULSO Cudini

RECUPERO: 1+2.

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È proprio vero che il clima derby determina l’andamento di una gara a prescindere dalle condizioni di una squadra. Si viaggia su altri binari, quello del cuore più che quello delle gambe e della preparazione atletica. Si viaggia sospinti dalla tifoseria che ha voglia di vivere l’emozione della vittoria.

Queste le premesse di un derby, quello dell’Adriatico, tra Ascoli e Pescara.

La formazione di Giampaolo schiera un centrocampo inedito con Biso e Speranza affiancati. La scelta del trainer quindi è più sulla tecnica e sull’estro che sulla velocità. Ci si affida al tiro da fermo di Speranza che ha un’ottima visione della porta dai calci piazzati. Nulla di fatto fino al 26’ episodio che, in qualche modo, condizionerà il match. Espulsione di Mirko Cudini tra le fila della squadra di casa. Commette un fallo da ultimo uomo (peraltro molto discusso) su Varricchio e l’arbitro lo espelle direttamente. L’undici marchigiano deve riformulare la disposizione in campo. Al 34’ una vera perla di Job lascia il Del Duca in silenzio. Il giocatore raccoglie al volo un pallone e a botta sicura tira a rete. La palla si stampa sulla traversa. Gesto atletico da applausi. L’inferiorità numerica si sente e i bianconeri spesso vanno in affanno. Il cambio al 35’ con Antonelli reduce da un infortunio, che entra al posto di Bucchi. Scelta azzeccata per rinfoltire il centrocampo spesso in sofferenza. Da incorniciare la prestazione di Roberto Colacone che, solo lì davanti, è davvero encomiabile. Cerca, come può, di pungere la difesa che pare soffrire le incursioni anche dei laterali.

Il secondo tempo è la fotocopia del primo. Squadre molto coperte con occasioni da entrambe le parti. Federico Giampaolo, attaccante del Pescara fratello dell’allenatore bianconero, è molto agile in area ma la linea difensiva ascolana, ormai aggiustata col rientro di Modesto a sinistra, è pronta. Brevi è insuperabile. Al 18’ ancora una traversa per gli ospiti con Russo. Al 29’ De Martis per Antonelli che dalla sinistra con un diagonale al volo trova la via del gol. Pochi minuti più tardi lo stesso giocatore sfiora il due a zero. I biancazzurri tentano al 33’ con Russo che però trova un attento Coppola a respingere. La partita finisce dopo due minuti di recupero.

Questa vittoria ha così sedato gli animi troppo accesi della tifoseria ascolana che si era resa protagonista di spiacevoli fatti di cronaca nera nella scorsa settimana.

Ora c’è solo da guardare la classifica che è tornata a sorridere all’Ascoli che al sesto posto ha affiancato il Modena.

Sabato appare ostica la trasferta a Cesena contro la formazione romagnola che ha pareggiato 3-3 in casa del quotatissimo Genoa.

 

15/05/2005





        
  



2+1=

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