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A lezione di storia.

Ascoli Piceno | Considerazioni semiserie sulle gesta dolciamare dell'Ascoli Calcio

di Federica Poli

Esigo attenzione ragazzi, indosso gli occhialini da maestrina e il tailleur che fa tanto persona seria. Siete pronti? L'Ascoli di aldo childebir oggi affronterà l'Hellas Verona allora ho deciso di parlarvi un po' di questa città. Non possiamo affrontarli senza sapere tutto di loro e dobbiamo farci vedere preparati. Mens sana in corpore sano. Aprite i libri di testo. E iniziamo a studiare: la famiglia signorile di Verona che lasciò il segno nella città di Romeo e Giulietta (sigh) fu la dinastia Della Scala.

Intanto comincia la partita. I miei eroi sono in campo. Ragazzi datemi la gioia di questa vittoria. Anche se ahimè, non c'è il mio preferito perché ce l'hanno rotto a Firenze grrrr! (ovviamente l'abbigliamento da stadio mi vede non con tailleur ma con pantalone alternativo e impermeabile nero lucido molto trendy ma la vostra wonder woman cambia velocemente look).

Torno a scuola. " le origini della signoria di cui sopra si fanno risalire a

"Mastronunzio stai attento che sennò ti metto la nota"

dicevo si fanno risalire a Mastino I,

" Inox non ridere perché questo ha il nome da cane, porta rispetto alla storia!" .

Accipicchia la difesa scaligera ha fatto il papocchio et voilà Co.co.co ne ha approfittato dopo appena tre minuti e siamo in vantaggio. 1 a 0. Altro che mastini!

Vabbè basta con i festeggiamenti post-gol ora si studia.

Dopo Alberto e Alboino ecco nel 1311 succedere Cane Della Scala
"Diga Biso basta a chiacchierare. Highlander Cristiano non sghignazzare, se questi c'hanno sti nomi mica è colpa mia !".

La partita continua con repentine incursioni dei bianconeri al fortino (per modo di dire) gialloblù che Pegolo rende molto ballerino. Pensate al ponte levatoio che si alza e si abbassa in continuazione, basterà solo approfittare di un altro momento giusto per insaccare il secondo.

A proposito di signori Della Scala tra le figure più insigni anche Cangrande che fu citato da Dante Alighieri nella Divina Commedia . Fu posto in Paradiso dall'illustre poeta: "colui che 'mpresso fue, nascendo, sì da questa stella forte, che notabili fier l'opere sue."

Sicuramente, se vedesse questa gara dei suoi compatrioti cercherebbe altra collocazione territoriale per la sua dinastia. A lui successe Cansignorio "Vabbè allora lo fanno apposta, o sono amanti degli animali".

Nel frattempo zio, che è seduto al mio fianco, si gira verso di me e mi dice "oggi sta giocando bene Di Venanzio". Ma come avrà fatto a scambiare Antonelli o la Vista per cavallopazzo? Stendiamo un velo pietoso e compatitemi quando vi dico che vado al Del Duca.

Secondo Tempo. Ascoli arrembante e veneti in balìa dei nostri. Ma il risultato non cambia.

La storia ci riporta alla vita degli scaligeri che dopo una veloce ascesa si trovarono di fronte un rapidissimo crollo determinato da una lega formata da Visconti signori di Milano, Venezia, Firenze, gli Estensi, i Gonzaga, I Rossi di Parma e i Da Carrara di Padova e… dai Bianconeri di Ascoli Piceno che nel campionato di calcio cadetto 2003/2004 hanno determinato la quasi matematica retrocessione della squadra di Maddè e si sono assicurati un posto in Paradiso. Perché quello di Dante lo lasciamo a Cangrande, noi ci accontentiamo della serie B ancora per un anno!

16/05/2004





        
  



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