Il 3 maggio scorso la Commissione Giudicatrice preposta all’esame e alla valutazione dei progetti relativi alla realizzazione del Polo Museale presso il Palazzo dei Priori di Fermo ha concluso i suoi lavori ed approvato la graduatoria definitiva del concorso di progettazione che tanta attenzione ha suscitato nei confronti di Fermo da tutta la Penisola.

 

Il 10 maggio la graduatoria è stata recepita con deliberazione del Dirigente del Settore Lavori Pubblici di Fermo ed ha seguito il conseguente iter di pubblicazione.

 

Ben 31 progetti sono pervenuti alla Commissione e di questi 26 sono stati ammessi, disponendo dei requisiti richiesti dal Bando di concorso.

 

L’invito a ristrutturare e ad allestire il palazzo simbolo della Città, a pensare e ad “inventare” il nuovo Polo Museale civico è stato accolto da studi liguri, lombardi, veneti, umbri, toscani, abruzzesi; da Venezia, passando per Roma fino a Catania, sono arrivate proposte progettuali volutamente sospese  tra conservazione ed innovazione, tra tutela e sperimentazione.

 

Le Marche hanno offerto il contributo maggiore, tenuto conto che ben tredici progetti – la metà di quelli ammessi al concorso - sono pervenuti da studi  architettonici operanti in regione. La conoscenza diretta del ben oggetto dell’intervento, la possibilità di tornarvi ripetutamente a studiare proposte progettuali, l’essere partecipi di una identità culturale comune hanno contribuito anche al fatto anche che i primi classificati siano stati tre studi marchigiani.

 

Vincitore del concorso è stato il gruppo rappresentato dall’architetto Giuseppe Oresti di Macerata così composto: arch. Manuela Vitali, arch. Simone Oresti, arch. Michela Ferroni, ing. Gaetano Rocco, ing. Mario Montecchiari.

 

Secondo classificato il gruppo dell’arch. Paolo Buccolini di Montappone, in collaborazione con l’ing. Vincenzo Eusebi, l’ing. Enrico Filipik, arch. Lorenzo Pagliuca.

 

Terzo premio per lo staff dell’arch. Vittorio Salmoni di Ancona, composto dagli architetti Giovanna Salmoni, Carla Lucarelli, Pierfrancesco Dionisi, Alberto Procaccino, Alice Perugini, Cristiana d’Andrea,  dagli ingegneri Maria Pia Guerrini, Alberto Fattori, Pierluigi Panzini e Termostudi.

 

Il prezioso contributo di idee che complessivamente è derivato alla Città dal concorso non andrà disperso e, per alcune settimane, sarà patrimonio di tutti i Fermani: il Settore Lavori Pubblici, che ha bandito il concorso curandone gli aspetti tecnici, di concerto con il Settore Biblioteche Musei e Turismo che ha elaborato le linee guida scientifiche, espositive  e di allestimento museale del Polo, sta organizzando una mostra che consentirà di visionare tutti i progetti pervenuti.

 

L’Amministrazione intende inoltre chiedere ai visitatori di esprimere le loro preferenze, che verranno raccolte, vagliate, rese note a mezzo stampa e tenute in considerazione al momento dell’affidamento del progetto, che secondo quanto previsto dal Bando di concorso non necessariamente deve essere affidato al progettista premiato dalla Giuria.

 

Un’occasione offerta a tutti per essere protagonisti, per vivere in modo diverso la propria “fermanità” , per guardare con occhi nuovi una ricchezza antica.