Dal Comitato Elettorale "Per Di Ruscio Sindaco" riceviamo e pubblichiamo.

"Premesso che il “Comitato Di Ruscio” non è “fantomatico” ma è composto da persone fisiche e corrette così come vorrebbe che fossero (e forse lo sono?) i comitati delle altre forze politiche impegnate in questa campagna elettorale, questo comitato, appunto perché non è un fantasma, legge e così commenta quanto scritto dal coordinatore della Margherita Giuseppe Rossi, il quale afferma che la città, in questo ultimo quinquennio, è stata un’isola infelice.

Il prof. Rossi, politico di lungo corso dovrebbe ricordare la “lunga degenza” di Fermo nel “limbo” della Regione Marche e della Provincia di Ascoli Piceno per tutti i “quinquenni” in cui è stata governata dalle omologhe coalizioni di centro sinistra e di sinistra. Perché ritiene una catastrofe per Fermo e la sua Neonata Provincia se, finalmente, qualcuno con determinazione ne rivendica maggiore dignità e più grande considerazione? E poi, per quale motivo, Città e Provincia dovrebbero essere punite ove dovessero essere amministrate da chi ha diverse valutazioni e soluzioni per i progetti e la necessità per il loro sviluppo? Bel modo di intendere democrazia e libertà per il cittadino che voglia scegliersi l’amministrazione che lo governi! Infine non si può accettare il ricatto politico di chi afferma “o con noi o … niente”. Ritenere che le liste civiche siano dannose per la collettività, torna comodo soltanto a quei partiti che vorrebbero incatenare i cittadini a vita, da padre in figlio.

Noi affermiamo che “le persone” che ne fanno parte sono impegnate a realizzare un progetto politico aderente alle necessità della propria comunità senza la burocrazia, gli impedimenti ed i condizionamenti delle gerarchie dei partiti che scelgono i loro rappresentanti all’interno del proprio ventre perpetuando il vizio assurdo del potere, mantenuto a tutti i costi senza concedere spazio a chi ha la forza di nuove idee e voglia di realizzarle. Infine, un invito a una riflessione: il prof. Rossi non si è mai imbattuto in qualche “ras o furbetto” partorito a immagine e somiglianza al partito di appartenenza?".