Un corso di formazione per familiari e badanti per la gestione domiciliare dell’anziano, un ambulatorio di consulenza psicologica comportamentale per care giver del paziente, un parcheggio per l’ospedale, una nuova palazzina per ospitare un centro ambulatoriale e una palestra per la terapia riabilitativa: sono questi solo alcuni dei progetti proposti dal dottor Demetrio Postacchini da poco nominato primario dell’Unità operativa di Geriatria dell’Inrca.

Quaratantasette anni, fermano, il dottor Postacchini dopo una specializzazione in malattie cardio e celebro vascolari è approdato all’Istituto di cura a carattere scientifico (Inrca) dove ha consolidato in 20 anni di professione la sua competenza. L’Irca è costituito da tre reparti con una valenza geriatrico riabilitativo, è l’unico centro nel territorio che abbraccia un’utenza di 60 mila pazienti e al quale approdano malati provenienti da tutta la Regione. Si tratta di uno dei primi ospedali in Italia ad effettuare l’eco-dopler sonografico e uno dei rarissimi centri in Italia che ha portato avanti studi scientifici internazionali sull’epidemiologia della demenza. Sono 600 i pazienti ricoverati e 1500 quelli in visita per una valutazione neuropsicologica delle demenze ogni anno.

‘’Da quando sono diventato primario – ha affermato il dottor Postacchini – è aumentata la grinta e la capacità di fare. Inizialmente non pensavo di fare questa scelta professionale; quando frequentavo l’Università non credevo che mi sarei occupato di geriatria ma avevo la prospettiva di fare il cardiochirurgo. Poi lavorando in questo ospedale nell’ambito della diagnostica vascolare, grazie al supporto del dottor Giovanni Bellagamba che ha creato questo centro dopler vascolare, ho cominciato ad appassionarmi a questo settore, a conoscere le problematiche dell’anziano. A prescindere dalla malattia, l’anziano, infatti, ha moltissimo da dare, insegna a vivere bene e ciò può essere trasmesso e insegnato ai giovani. Lavorare in geriatria è un po’ come curare un bambino, è molto complessa e i risultati che si raggiungono non sembrano grandi ma nell’anziano è un notevole risultato avere un recupero delle funzioni. In questo Ospedale, inoltre, c’è un elevato livello di umanizzazione cosa che è indispensabile. A completamento di tante attività ambulatoriali - ha concluso il primario Postacchini - vorrei sottolineare che, in un momento in cui le risorse sono scarse e gli ottantenni disabili sono in continua crescita, è necessario aiutare le famiglie che assistono i pazienti anziani, ecco dunque il progetto, che spero di realizzare prima possibile, di un centro di ascolto e di un corso di formazione per i familiari’’.