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Dal concerto del Primo Maggio strumentali dichiarazioni contro il Santo Padre

Roma | I Papaboys: "Alcuni di noi erano in Piazza, ma non ci sentiamo più rappresentati da certi personaggi discutibili e politicizzati".

Continua il clima di 'intimidazione' e 'polemica strumentale', oltre che di vigliaccheria, contro il Santo Padre Benedetto XVI e contro la Santa Sede. Da parte di chi? Da parte di una sinistra estremista ed organizzata che non ostenta la strumentalizzazione di personaggi del mondo dello spettacolo per scagliare infamia contro chi, nonostante le proprie debolezze, continua a portare in questo mondo malato parole d'amore, di pace e di fraternità.

'Alcuni dei ragazzi della nostra Associazione, circa un migliaio - dichiara il Presidente Nazionale dei Papaboys Daniele Venturi - ieri hanno partecipato insieme a tanti amici al Concerto del Primo Maggio in Piazza San Giovanni - e si sono trovati violentemente attaccati nel profondo del proprio credo cristiano da uno dei conduttori della giornata, con parole che rasentano il più vile terrorismo mediatico. Sfruttare centinaia di migliaia di giovani, che la pensano in maniera diversa dal conduttore sul palco - è un atto grave che deve far riflettere, sia gli organizzatori - televisivi ed artistici - , sia i responsabili della comunicazione: con l'impegno che la cosa non si ripetà mai più, perché dovrebbero essere richiesti provvedimenti gravi ed immediati, come la rimozione dai propri incarichi di responsabili di Concerto e di palinsesti."

"Non ci sentiamo rappresentati da personaggi discutibili, - continua il Presidente dell'Associazione Nazionale dei Papaboys - e non condividiamo il contenuto delle offese rivolte verso il massimo rappresentante terreno della nostra Religione Cristiana. Oltre al Presidente del Consiglio Professor Romano Prodi ed ai Sindacati, le Istituzioni non sono intervenute in maniera coerente e 'presente'. Non c'è educazione, non c'è rispetto: valori persi per strada da chi dovrebbe garantire la crescita dei giovani. Sono stati molti i ragazzi della Piazza a non condividere le affermazioni del signor Andrea Rivera, ma questo i giornali non lo scriveranno mai: ed è l'ora di finirla, perché davvero non se ne puo' più!"

02/05/2007





        
  



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