Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

Alla scoperta di giovani cantautori…

San Benedetto del Tronto | Intervista ad Andrea Papetti, giovane cantautore sambenedettese

di Paride Travaglini

Andrea Papetti è un giovane cantautore sambenedettese che esprime attraverso la musica le sue emozioni. Egli descrive la realtà sospeso tra illusioni e delusioni, con delle liriche raffinate, taglienti (quando il caso lo richiede) e profonde. Per i temi trattati e il suo impegno sociale Andrea può essere definito un cantautore "impegnato". Ha composto circa una trentina di pezzi, spaziando nei diversi generi musicali (dall'acustico al rock) ed è supportato da una band così composta: Patrizio Emili (chitarra classica, acustica, elettrica e bouzouki), Riccardo Amabili (tastiere, fisarmonica, basso acustico) e Piergiorgio Troilo (Violino).

Ha iniziato a scrivere canzoni circa 5 anni fa, dopo aver vinto diversi concorsi letterari nazionali. Due sue canzoni sono state trasmesse su RadioUno grazie a "Demo" (www.demo.rai.it), un programma radiofonico che ha lo scopo di sponsorizzare (dietro selezione) nuovi talenti emergenti presenti nel panorama della musica italiana. Ha ricevuto, inoltre, una recensione da "Bielle" (www.bielle.org), uno dei migliori siti dedicati alla canzone d'autore.

Per aver scritto una canzone su Peppino Impastato (L'uomo della verità), Andrea è stato contattato ufficialmente per esibirsi a Cinisi l'8 maggio 2004 in occasione dell'anniversario della morte del coraggioso uomo siciliano. Per chi volesse dialogare con Andrea sul sito ufficiale di Peppino Impastato (www.peppinoimpastato.com) è presente un forum e per chi invece volesse scaricare alcune sue canzoni è sufficiente collegarsi al sito http://stage.vitaminic.it/andrea_papetti.

Nella tua musica tratti argomenti di scottante attualità come ad esempio lo sfruttamento della prostituzione come in "Sulla Strada"; Come vedi oggi il binomio attualità-musica?

Chi scrive ha il compito di dipingere ogni settore della realtà e l'attualità ne è parte integrante.
"Sulla strada" è un brano dove cerco di descrivere fedelmente ciò che accade a queste donne sfortunate che, prima vengono costrette a prostituirsi, poi vengono scaraventate ai margini della società tramite le armi ignobili dell'ignoranza e del pregiudizio. Ho sempre pensato che non ci sia molta differenza tra vincitori e vinti, di conseguenza l'emarginazione non dovrebbe mai esistere.
Dai testi e dalle musiche, si denota una certa influenza della grande canzone d'autore. Quali sono gli artisti a cui ti ispiri?
Premesso che non sono fan di nessuno (il fan, è fortemente condizionato dal proprio idolo e di conseguenza mancherebbe di obiettività), l'unico cantautore comunque che veramente ha cambiato la mia vita e il mio modo di pensare è Fabrizio De Andrè. Ritengo che sia stato, è e rimarrà il più grande artista italiano.
Amo comunque anche De Gregori, Guccini, Fossati, Bertoli, Dylan, Springsteen e tanti altri.
Vorrei spendere anche due parole su cantautori meno conosciuti che però, a mio avviso, non sono assolutamente inferiori a nessuno: Pippo Pollina, Giammaria Testa, Oliviero Malaspina, Max Manfredi, Alessio Lega ecc. ecc…

Esiste ancora ed ha senso parlare oggi di Canzone d'Autore?

Ritengo che purtroppo, in Italia, la canzone d'autore pian piano stia scomparendo.
Basta guardarsi intorno (Sanremo) per accorgersi che nessuno ormai dà più importanza al testo. Credo che molti cantanti, per vendere, si esibiscono utilizzando canzoni schematiche, decise a tavolino dai maestri del marketing; l'arte è ben altra cosa.
Oggi con questa totale carestia di valori diventa sempre più difficile (e lo dico con molto rammarico), parlare di "Canzone d'Autore".

In virtù di quanto hai detto, quanto conta oggi la bravura e quanto l'apparenza?

Per come la penso io la risposta è scontata.
Per le case discografiche, il discorso è esattamente l'opposto: credo che a queste persone, interessi ben poco la bravura dell'artista. La prima domanda che si pongono è: Vende? L'arte oggi, non è relazionata alla capacità e alla sensibilità ma al dio denaro. Possiamo definire la musica da discoteca arte?…

L'apparenza; l'importante è apparire. Nelle tue canzoni traspare spesso la lotta contro l'ipocrisia, contro la passività come ad esempio in "Spegnete la televisione" in cui condanni certe trasmissioni…

In Italia (e parlo dell'Italia perché non ho altri punti di riferimento), la televisione a mio avviso è deleteria.
Assolutamente non ricalca la realtà ma la distorce creando nella mente dei telespettatori una sorta di omologazione: "Ogni certezza, incertezza è omologata".
È un potente mezzo di comunicazione (se così è possibile definirlo, visto che nessuno può controbattere le loro notizie e di conseguenza non vi è dialogo) che genera informazioni malate, creando una manipolazione della mente con seri danni per le persone più fragili. "Quante povere ragazzine davanti ai desideri, l'esercito del nulla si impossessa dei pensieri. E' la violenza dello schermo, l'informazione raggirata per renderci tutti uguali con un'unica idea malata".

In Siberia 46 (Lettera da un lager), denunci la dittatura comunista, andando per un certo senso controtendenza…

Colgo l'occasione per ringraziare Ugo Silvestrini che ha collaborato con me in questo brano. Tornando a noi posso dirti che ho scritto anche contro il fascismo; credo che comunque qualsiasi forma di dittatura, indipendentemente dall'idea debba essere abolita. Non mi ritengo un cantautore politico (difficilmente nelle mie canzoni mi sono schierato) e ci tengo a precisare che la "mia sinistra" è contro ogni potere.
Ho voluto mettere in risalto la dittatura comunista proprio perché si tende sempre e solo a condannare la dittatura nazista. Credo che Stalin non sia stato migliore di Hitler. Chi è idealmente di sinistra come me non può che riconoscere e rimanere sconcertato davanti a certe atrocità.
Voglio prendere in prestito alcuni versi del grande Fabrizio De Andrè, che ha spiegato benissimo questo concetto: Certo bisogna farne di strada da una ginnastica d'obbedienza fino ad un gesto molto più umano che ti dia il senso della violenza, però bisogna farne altrettanta per diventare così coglioni da non riuscire più a capire che non ci sono poteri buoni…".

Quanto influisce sulla popolarità dell'artista l'appartenenza ad un partito politico e sulla sua obiettività di fronte alla realtà?

Purtroppo influisce tantissimo. Esistono molti gruppi o cantautori che utilizzano le idee politiche per vendere. Ho letto tantissimi testi che, a mio avviso, non sono per niente educativi.

In "Grottammare" sei polemico con le persone e condanni il pregiudizio…

Sì in parte è vero anche se nella canzone "Viaggio" c'è una frase dove dimostro tutto il mio amore verso questo paese: "Ogni volta mi commuovo nel vedere Grottammare, è una donna misteriosa con un culo da baciare". Anche se non sembrerebbe posso dirti che sono legatissimo a Grottammare; c'ho trascorso la mia infanzia, ho tantissimi bei ricordi e soprattutto molti amici. L'unica cosa che non mi piace sono le troppe malelingue che si ritrovano puntualmente in piazza per fare comizi.

Sei stato invitato a Cinisi a cantare "L'uomo della verità" che è la storia di Peppino Impastato il quale ha pagato con la vita la sua ribellione alla mafia. Quali sono le tue sensazioni in vista della partenza?

Credo che la vita di Peppino Impastato, ricalchi molto la storia di quell'Italia massacrata dalla mafia dove nessuno osava ribellarsi.
Ho scritto questa canzone perché mi ha profondamente colpito la sua vicenda ; per chi non la conoscesse la riassumo brevemente: Giuseppe (più noto come Peppino) nato a Cinisi da una nota famiglia mafiosa decide sin dalla tenera età di ribellarsi al suo destino. Cacciato di casa dal padre Peppino inizialmente sbeffeggia i malavitosi locali (specialmente il capomafia Gaetano Badalamenti, detto Don Tano)  scrivendo in alcuni giornali di sinistra, poi fonda "Radio Aut" dove inizia una vera e propria lotta contro la"grande piovra". Nel 1978 si candida nella lista di "Democrazia Proletaria" alle elezioni comunali e nel corso della campagna elettorale Peppino viene assassinato.

Beh che dire…c'è poco da aggiungere. Per chi volesse saperne di più comunque, vi consiglio la visione del film "I cento passi" di Marco Tullio Giordana. Tornando a noi… sono molto felice e onorato di poter cantare a Cinisi l'8 maggio davanti ai parenti e a tutte quelle persone che hanno vissuto assieme a Peppino il dramma della mafia.

06/05/2004





        
  



4+5=

Altri articoli di...

San Benedetto

12/10/2022
Studenti omaggiano il Milite Ignoto (segue)
10/06/2020
Samb: Serafino è il nuovo presidente! (segue)
27/01/2020
Istituto Professionale di Cupra Marittima: innovazione a tutto campo. (segue)
25/01/2020
Open Day a Cupra Marittima, al via il nuovo corso Web Community – Web Marketing (segue)
19/01/2020
GROTTAMMARE - ANCONITANA 1 - 3 (segue)
13/01/2020
SAN MARCO LORESE - GROTTAMMARE 1 - 0 (segue)
10/01/2020
UGL Medici:"Riteniamo che gli infermieri e i medici debbano essere retribuiti dalla ASUR5" (segue)
10/01/2020
Premiato il cortometraggio intitolato "Sogni di Rinascita- Sibillini nel cuore" (segue)

Cultura e Spettacolo

31/10/2022
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
27/10/2022
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
27/10/2022
53 anni di Macerata Jazz (segue)
26/10/2022
Il recupero della memoria collettiva (segue)
26/10/2022
Giostra della Quintana di Ascoli Piceno (segue)
23/10/2022
A RisorgiMarche il Premio "Cultura in Verde" (segue)
22/10/2022
Porto San Giorgio torna a gareggiare al Palio dei Comuni (segue)
20/10/2022
La Nuova Barberia Carloni apre un tris di spettacoli (segue)
ilq

Quando il giornalismo diventa ClickBaiting

Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?

Kevin Gjergji