Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

Attendiamo in Italia la proiezione del kolossal giapponese “Yamato, l'ultima battaglia”.

Teramo | Attendiamo di conoscere il parere dei nostri insigni critici, giuristi e politici “cinematografici” per poter assistere in Italia alla proiezione del film interamente giapponese,“Yamato l'ultima battaglia”(2005).

di Nicola Facciolini

Con l'aria che tira, speriamo non sia necessaria anche stavolta la votazione del Consiglio comunale e provinciale di Teramo e del Consiglio di Facoltà per la proiezione, con relativa conferenza storica all'Università di Teramo, del kolossal giapponese:"Yamato, l'ultima battaglia". Attendiamo, infatti, di conoscere il parere dei nostri insigni critici, giuristi e politici "cinematografici" per poter assistere in Italia alla proiezione del film interamente giapponese,"Yamato l'ultima battaglia"(2005), un kolossal storico-rievocativo costato quasi 19 milioni di euro.

Sessantadue anni dopo che la corazzata Yamato, vanto della marina militare nipponica, affondò nel 1945 nel Mar Cinese orientale sotto il fuoco implacabile di 400 bombardieri americani, anche i teramani sono curiosi di scoprire i segreti di questa formidabile nave per lunghi lustri sommersa nelle profondà del mare. "Il messaggio del mio film è chiaro: voglio che i giapponesi di oggi tornino a vivere con fierezza e senso di responsabilità" - ha detto il produttore del kolossal, Haruki Kadokawa.

La Yamato colò a picco mentre tentava una disperata operazione kamikaze al largo dell'arcipelago di Okinawa. Dei 3.333 marinai a bordo nel sopravvissero solo 267. Dicevamo, è un film interamente nipponico, record assoluto nella patria di Kurosawa. Molto conosciuto in Giappone, Kadokawa non ha badato a spese investendo molto di suo nel kolossal. L'idea è di lunga data: nasce nel lontano 1985 quando il produttore partì alla ricerca del relitto della corazzata, chiamato "Yamato" dall'antico nome del Giappone. "Riuscimmo a localizzare la carcassa sul fondo marino nell'aprile 1985. Resto convinto che gli spiriti dei marinai periti nella tragedia mi abbiano guidato per mano" - ha ricordato il produttore. Il film, diretto dal regista Junya Saito, 73 anni, che ha ricostruito in studio una corazzata pari ai due terzi del reale relitto, racconta il ritorno sul luog

o della tragedia nell'aprile 2005 di uno dei supersititi, un vecchio pescatore, ed è pieno di memorie di marinai senza nome. "E' una missione suicida - sostiene uno degli ufficiali in una disputa tra commilitoni sull'insensatezza della sortita della Yamato - La nostra morte è necessaria per aprire la strada alla rinascita di un Giappone che prosperi nella pace". Il film hollywoodiano con protagoniste cinesi, è stato accolto il 17 dicembre 2005 con freddezza dal pubblico del Sol Levante. Al confronto, la Yamato ha un'enorme forza nell'immaginario collettivo giapponese: i bambini giocano ancora con modellini della corazzata inaffondabile e un'enorme replica è stata esposta per le feste a Ginza nel cuore di Tokyo. Mentre non si contano i manga e le serie tv (Starblazer, Capitan Harlock, Galaxy Express) ispirati all'ultima gloriosa battaglia della supercorazzata Yamato. (Per informazioni: www.yamato-movie.jp).

20/05/2007





        
  



1+3=

Altri articoli di...

Teramo e provincia

04/04/2025
Una serata di emozioni e scoperte (segue)
17/06/2020
“Cin Cin”: a tavola con i vini naturali (segue)
14/01/2020
L’opera di Enrico Maria Marcelli edita dall’Arsenio Edizioni ha vinto il Premio Quasimodo (segue)
29/12/2019
A Martinsicuro “Natale con le tradizioni” (segue)
19/11/2019
Doppio appuntamento per “Sentimentál” di Roberto Michilli (segue)
13/11/2019
Roberto Michilli presenta il 16 novembre a Campli “Sentimentál” (segue)
24/10/2019
Parte sabato 26 ottobre a Giulianova la rassegna “La pintìca dei libri” (segue)
26/07/2019
Il 28 luglio la premiazione dei vincitori del Premio Letterario “Città di Martinsicuro” (segue)
ilq

Una serata di emozioni e scoperte

ASPIC Psicologia di San Benedetto del Tronto presenta il Centro Psiconutrizionale

Betto Liberati