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Conosciamo i candidati: Gian Luigi Pepa

San Benedetto del Tronto | Pepa: “Ho deciso di appoggiare il Sindaco uscente perché ho avuto modo di conoscere Martinelli quale persona onesta, moderata ed equilibrata…”

di Paride Travaglini

Gian Luigi Pepa, avvocato con specializzazione in diritto del lavoro titolare assieme alla moglie dello Studio Associato Capriotti Pepa & Rosetti. Impegnato da sempre nel sociale come è candidato al consiglio comunale nelle liste di Forza Italia.  
 
Cosa l’ha spinta a candidarsi?
L’esperienza civica sicuramente completa chi si è impegnato nel sociale, ed ha realizzato negli anni importanti iniziative, con l’intento di fare, con la formulazione d’idee, progetti, curandone l’organizzazione e l’esecuzione.
 Infatti, l’interesse verso gli altri è stato, da sempre, un elemento portante del mio impegno, sin da ragazzo sono stato continuativamente in prima linea nel volontariato, ad esempio nell’Avis, nei Lions, ricoprendo sempre cariche di responsabilità, al fine di realizzare iniziative di interesse collettivo e di rilevanza sul territorio”.
Vorrei ricordare un’importante iniziativa, realizzata nella primavera del 2004, denominata “L’Arcobaleno dell’Amicizia”, che si concludeva con la partita del cuore tra le Vecchie Glorie dell’Ascoli calcio e della Sambenedettese calcio, avendo quale testimonial il noto giornalista sportivo Tonino Carino, con la presenza della Fanfara dei Bersaglieri, ed il cui ricavato è stato donato in beneficenza.
Per questi motivi, ho scelto l’impegno politico con Forza Italia perché in questi cinque anni di governo comunale, ho visto finalmente programmazione e realizzazione, attraverso lavori studiati, progettati ed eseguiti, con criterio costruttivo partendo dalle fondamenta alla conclusione.
 
Come vede questa tornata elettorale ?
Ho sentito i vari confronti tra i vari candidati sindaci, in un clima apparentemente concitato, in realtà nel rispetto delle persone ed in un civico confronto.
Sicuramente i candidati Martinelli, Costantini e Gaspari si presentano con toni moderati.
Per quel che concerne i contenuti, Martinelli presenta un programma che è concreto soprattutto perché prevede lo sviluppo delle opere già programmate ed in parte realizzate negli anni di Governo Comunale, che rendono il primo mandato ricevuto da Martinelli sicuramente proficuo per la città di San Benedetto, se si considera che il primo anno è servito per conoscere il funzionamento della macchina comunale.
È da questa dimostrata capacità che nasce il motto scelto dal Sindaco uscente: “fatti e non parole”.
Gli altri candidati pur ammettendo una buona fede nella prospettazione delle problematiche comunali si perdono.
Gaspari parte da una visione parziale del vivere civico, rapportando tutto ad un confronto di classe che non esiste più.
 In particolare, quando tratta del problema casa, prospetta soluzioni superate quali le case popolari, che così concepite, favoriscono lo sviluppo di luoghi ove si concentra il disagio sociale, e palliativi quando tratta di altre questioni come ad esempio del problema traffico.
 E’ certo, quando dichiara “facciamo qualcosa di sinistra”, che l’aumento delle tasse comunali è il cavallo di battaglia del Suo programma.
Costantini è una persona con un passato nel sociale, ma poco concreto e molto concettuale nelle proposte programmatiche, dimostrando di non conoscere le problematiche locali, oltre che poco coerente visto che negli ultimi anni ha presenziato a manifestazioni ed a campagne elettorali di noti personaggi della sinistra.    
 
Come giudica la spaccatura in seno al centro destra ?
La libertà è l’idea base da cui è nato il movimento di Forza Italia, un pensiero che non trova limiti neanche al proprio interno, ove non esistono rigide gerarchie di partito, con possibilità di scelte diverse purché coerenti e riflettute, sempre nel rispetto, nel confronto democratico, del principio maggioritario, ove la minoranza deve adeguarsi al volere della maggioranza.
 
Un eventuale ballottaggio?
E’ certo, visto il programma della sinistra decisamente anacronistico, totalmente al di fuori della realtà, fondato su slogan ormai superati che non appartengono, per fortuna, più alla nostra società, e come tale inidoneo a risolvere i reali problemi della città.
 
Perché ha scelto di appoggiare la candidatura a Sindaco di Martinelli?
Ho deciso di appoggiare il Sindaco uscente perché ho avuto modo di conoscere Martinelli quale persona onesta, moderata ed equilibrata che, attraverso il completamento di quanto già iniziato e l’inizio di nuovi progetti, ha il solo scopo di proiettare la città e la cittadinanza tutta, verso l’avanguardia nel campo sociale, turistico, sanitario, culturale per una città più bella ed accogliente. Il Piano Regolatore Generale è il punto di forza del programma, tutto diretto allo sviluppo generale e, in particolare, del turismo e del commercio della città.
Perchè l'elettore dovrebbe sceglierla?
Attraverso un percorso formativo dall’età giovanile alla maturità, ho manifestato la voglia di fare per realizzare, per capacità organizzativa dimostrata, per il carattere determinato e scevro da condizionamenti, per l’impegno e la professionalità che metto nei progetti in cui credo.
 
Qual è la Sua promessa nel caso venisse eletto Consigliere del Comune di San Benedetto del Tronto?”
Riportandomi all’articolo pubblicato sul “Quotidiano.it del 02.03.2006 - rubrica editoriale - intitolato “Il Politico di Professione”, il mio impegno è diretto al bene comune della città e della comunità di San Benedetto del Tronto, alimentato dalla passione, dalla responsabilità e dalla coerenza, osservando i principi e gli ideali della mia formazione”.
 

21/05/2006





        
  



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