Fernando Palestini, laureato in Economia e Commercio è insegnante di Economia aziendale e Diritto. Da anni è impegnato con le associazioni di volontariato cattolico che si occupano di problematiche sociali, in particolare è uno dei responsabili della Caritas Diocesana.

Il suo  impegno in politica ha inizio nel ’93, quando dà vita alla lista ‘Città Futura’: “Il nostro obiettivo era avvicinare quanto più possibile la gente alla politica” spiega Palestini. Viene eletto consigliere comunale. Ha costituito insieme ad altri colleghi ed esponenti del volontariato un circolo della Margherita, chiamato ‘Partecipazione e solidarietà’. E’ stato candidato della “Margherita” alle elezioni provinciali del 2004 ottenendo un lusinghiero risultato personale.

 

Mi sembra una campagna elettorale complessa dato il gran numero dei candidati consiglieri, ma anche stimolante. Le divisioni esistenti all’interno della coalizione di centro-destra dovrebbero permettere all’Unione di tornare a governare San Benedetto.

Occorrerebbe poi trovare il modo per avvicinare di più i giovani in questo momento delicato per la nostra città di San Benedetto del Tronto, ascoltando le loro analisi rispetto all’esistente ma soprattutto cercando di raccogliere le loro proposte e sensazioni.

 

Nella breve scheda iniziale è presente la motivazione del mio impegno politico, conseguenza della mia attività con i giovani e nelle varie forme del disagio sociale.

Un grande papa, Paolo VI diceva che la politica vissuta come servizio per il bene di tutti gli uomini rappresenta la forma più alta di carità. Queste parole hanno sempre rappresentato lo stimolo per la mia attività politica.

 

La Margherita rappresenta, come dice uno slogan nazionale, “la forza che unisce” e che guarda al futuro per il bene del nostro paese, sia esso l’Italia che San Benedetto del Tronto.

Vogliamo uno sviluppo che concili solidarietà e crescita economica, aumento della competitività e rispetto dell’ambiente.

Votare per la Margherita vuol dire rafforzare l’elemento equilibrato della coalizione riformista anche in previsione del futuro Partito Democratico nell’ambito del progetto per l’Ulivo.

 

Sono diverse le priorità per la nostra città. La mia attività nel sociale e nella cultura mi fa pensare ad interventi forti in questi settori.

Occorre ripensare la nostra città non solo dal punto di vista del territorio (lo sviluppo urbanistico, favorendo la costruzione di piste ciclabili e di nuove aree verdi e pedonali, decongestionando il traffico sulla statale, favorendo l’edilizia per le nuove famiglie…) ma anche dal punto di vista dei rapporti sociali intercorrenti tra le varie categorie. Bisogna cioè favorire un tessuto sociale diverso dove sia possibile riscoprire la solidarietà ed il vicinato sociale e dove tutti i cittadini possano sentirsi protagonisti della costruzione del vivere comunitario. Diventa allora importante elaborare una strategia comune con il privato sociale –associazioni, parrocchie,volontariato- monitorando i bisogni più urgenti e controllando costantemente i servizi offerti affinché rispondano realmente alle esigenze degli utenti. Penso ad interventi a favore dei giovani, con impianti sportivi che possano essere realmente usufruiti, ai bambini che debbono avere spazi dove crescere, giocare, stare insieme anche elaborando percorsi culturali, ad un ruolo positivo degli anziani, ad una accoglienza nei confronti degli immigrati come momento di crescita e scambio interculturale, ad azioni di solidarietà e sostegno con le popolazioni dei paesi in via di sviluppo.

In quest’ambito il problema sanitario è uno degli aspetti fondamentali ed alcuni punti centrali riguardano l’assistenza domiciliare agli anziani e portatori di handicap, il problema del disagio mentale, la tutela sanitaria dell’ambiente e degli alimenti, la possibilità di accedere in tempi accettabili alle prestazioni sanitarie.

Proprio alla luce di quanto esposto occorrono scelte forti nelle politiche di bilancio salvaguardando al contempo la massima trasparenza e partecipazione (penso allo strumento del bilancio partecipativo).

 

Perchè l'elettore dovrebbe votarla?
Ho scritto una lettera, che arriverà a tutte le famiglie, in cui riassumo gli aspetti forti del mio impegno. La politica per me è un servizio di solidarietà. Oggi più che mai c’è bisogno di essere presenti e partecipare. Partecipazione e solidarietà sono e saranno sempre i due elementi portanti del mio impegno politico.