Giovanardi: "Questa provincia l'hanno voluta far nascere tutti"
Fermo | In visita a Fermo per sostenere i candidati dell'Udc alle prossime elezioni europee, il Ministro per i rapporti con il parlamento ha anche toccato il discorso provincia: "C'è stata una volontà trasversale, di tutte le forze politiche".
di Luca Moriconi
Sono Francesco Massi e Alessandro Forlani i candidati alle prossime elezioni provinciali per il partito dei cristiano democratici di centrodestra. La presentazione si è svolta all'Hotel Lido, di Lido di Fermo, dove è intervenuto anche il Ministro Giovanardi.
A fare gli onori di casa, la coordinatrice provinciale Lorena Di Chiara, il sindaco di Fermo, Saturnino Di Ruscio, il presidente del consiglio comunale fermano Nello Raccichini, oltre al candidato sindaco di Sant'Elpidio a Mare, Giovanni Martinelli e al consigliere regionale di AN, Franca Romagnoli. Presente anche il presidente del comitato territoriale del fermano, Luigi Vitali, salutato calorosamente dai presenti e dallo stesso Giovanardi.
Il discorso è inevitabilmente scivolato sulla nuova provincia, per cui fu lo stesso Giovanardi ad interessarsi nel 2001: "E' imbarazzante il silenzio del presidente della regione D'Ambrosio", è stato il commento del consigliere regionale Francesco Massi.
Per Giovanardi, le tre province approvate erano destinate a nascere, "dal momento che è sempre esistita una volontà politica unica, e una volontà popolare fortissima".
"Queste tre realtà - ha detto Giovanardi - avevano quelle caratteristiche storiche, sociali, economiche, per poter aspirare ad essere provincia. Io per primo mi sono impegnato una volta constato che esisteva una trasversalità di intenti in tutto il Parlamento".
"In casi come questo di Fermo, è prevalsa la sovranità popolare - ha continuato il Ministro - e questa sovranità non poteva non essere ascoltata. Coloro che hanno presentato il famoso listone delle 22 aspiranti province, devono capire che non fare questi tre enti significava mettere una pietra tombale alle legittime aspirazioni delle altre realtà".
Secondo Giovanardi, il problema non era essere favorevoli o contrari alle nuove province (approvate, infatti, con una maggioranza di voti schiacciante) quanto lo stallo amministrativo in cui i tre disegni di legge rischiavano di finire.
"Bloccare tutto significava prendere in giro le aspettative di queste popolazioni che attendevano da anni una risposta alla loro domanda di autonomia", ha concluso Giovanardi.
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25/05/2004
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