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Convegno il 2-5 giugno

Amandola | AMANDOLA - Gli scopi ed il programma completo.

 L’idea della nostra comunità nasce nel dicembre 1972 da un gruppo di persone la maggioranza delle quali impegnata, a diverso titolo, all’interno della scuola.

Muovendo dagli stimoli del pedagogista brasiliano Paulo Freire,cominciammo a delineare che la comunità sarebbe stata un’alternativa alla vita di scuola, proponendo una scuola di vita.

Una vita di fraternità, di familiarità non poteva che giocarsi su alcune opzioni: essere una comunità che vivesse una essenzialità e che fosse condividente, quindi accogliente ed in nulla discriminante.
Ma quali ultimi accogliere come compagni di strada, per non cadere in qualunquismi frustranti per noi e deleteri per gli accolti?

Tra le molte ultimità, sulla base delle attitudini emergenti e delle esperienze di ognuno, nel 1976 scegliemmo i giovani tossico – alcool dipendenti.

Dal 1976 all’80 – anno di inizio della comunità – si maturarono conoscenze e approfondimenti sulla vita delle comunità, intensi e proficui contatti con realtà in Italia e all’estero, che ci sembravano affini a noi e che ci permisero di bere al pozzo della loro conoscenza.

Fu tuttavia nel 1980 che mettemmo a fuoco quello che sarebbe poi divenuto un elemento caratteristico: essere un piccolo segno, una comunità semplice, aperta al territorio e a basso indice istituzionale.

Figli tutti della generosa terra veneta, sentivamo quale dovere morale il dover vivere la nuova esperienza nella nostra terra e cultura e al servizio dei nostri giovani. L’idealità di essenzialità (ma anche la realtà di fatto:non avevamo i mezzi finanziari!), di non proprietà e di opzione della campagna e dell’agricoltura quale preferibile ambiente per il genere di persone che ci accingevamo ad accogliere, ci costrinsero ad uscire dalla nostra area, allargando via via sempre più la circonferenza territoriale di ricerca di una cascina con terreno da lavorare in affitto, finchè… il 3 luglio 1980 lasciammo il veneto per Bolgheri (Livorno) e cominciò l’avventura che dura tuttora.

L’incantevole luogo, isolato, senza corrente elettrica, senza telefono e senz’acqua (c’era un serbatoio d’acqua piovana) che inizialmente ci ammaliò, presto si rivelò non adatto alle nostre finalità.

Il 14 marzo 1981 ci trasferimmo definitivamente nelle Marche, ad Amandola (Ascoli Piceno) perché qui trovammo una donna che credette alla nostra iniziativa e ci offrì, in affitto, il rudere e il podere che, in anni, abbiamo trasformato in scuola di vita.

Garantire la libertà di tale scuola, fu ciò che ci spinse alla scelta di non convenzionarci alle strutture pubbliche, per assicurarci la retta giornaliera su ogni ragazzo accolto; il tempo e vari comportamenti delle pubbliche amministrazioni, ci hanno dato ragione. Oggi abbiamo 6 ragazzi accolti e noi siamo 4, ma la comunità è una, ognuno assumendo le responsabilità che le sue spalle gli consentono dando e ricevendo dagli altri ciò che ognuno è.

Sono passati più di vent’anni; circa 200 ragazzi e  ragazze di varie regioni italiane hanno trovato accoglienza, calore, compagni di viaggio, amici per ricredere in se stessi, per scoprire le proprie capacità e potenzialità, per vivere l’esperienza esaltante – pur con tanti limiti e fragilità – del vivere insieme per crescere insieme. E noi, di prima leva o di leve successive, sentiamo ancora scorrere nelle nostre vene quella carica iniziale, quell’entusiasmo di condividere e tutta la coscienza di una pochezza con cui, per sempre, fare i conti.

PROGRAMMA


2 GIUGNO 2005

in mattinata (e nella sera precedente): arrivi e sistemazione

ore 15,00 – TESTIMONI DEL NOSTRO TEMPO? (presso il tendone in comunità)
Ne parliamo con:
Ferdinando Montuschi – Roma – “ una educazione come pratica di libertà: oltre sé stessi, verso l’altro”
d. Giovanni Ferretti – Macerata – “una vita come servizio al bene: oltre l’accentramento sul proprio essere”
Roberto Mancini – Macerata –“una socialità come buona reciprocità: oltre il mercato delle solitudini”
Seguirà dibattito

Ore 18,30 – thè
Ore 19,00 – partecipazione alla usuale riflessione comunitaria (tendone)
Ore 20,00 – CENA
Ore 21,30 – “Libera nos a malo” spettacolo teatrale degli allievi della Scuola di Teatro di Amandola, con regia di Fabio Bonso (tendone)


3 GIUGNO 2005

Ore 9,00 – TESTIMONI DEL NOSTRO TEMPO? (presso il tendone in comunità)
Ne parliamo con:
d. Daniele Simonazzi – Reggio Emilia –“Dove io sono”
Giorgio M. Bressa – Roma –“una scienza come cultura: oltre i limiti della tecnologia”
Gianfranco Bettin – Venezia –“una politica come servizio: oltre le esasperazioni del potere”
Segue dibattito in piccoli gruppi
Ore 13,00 – PRANZO
Ore 15,00 – Dibattito in piccoli gruppi (seguito dalla mattina)
Ore 16,00 –  “Porta a porta” – interrogazioni e testimonianze dei partecipanti (non ci sarà Bruno Vespa, dovrete accontentarvi di Gipsy) (tendone)
Ore 19,00 – Partecipazione alla riflessione comunitaria (tendone)
Ore 20,00 – CENA
Ore 21,30 – Film: “Nemmeno il destino” di Daniele Gaglianone, tratto dall’omonimo romanzo di Gianfranco Bettin. Ne parleremo con l’autore (presso il Cinema Amandola)


4 GIUGNO 2005

ore 9,00 – TESTIMONI DEL NOSTRO TEMPO? (presso il tendone in comunità)
Ne parliamo con:
Davide Cervellin – Padova – “una vita come sfida: oltre la paralisi della speranza”
Franco Nanetti – Bologna – “la gioia: oltrepassare la paura di vivere”
Rosanna Virgili – Amandola – “una vita come comunione: oltre la paura della diversità”
Segue dibattito in piccoli gruppi
Ore 13,00
PRANZO
Ore 15,00
Dibattito in piccoli gruppi (seguito dalla mattina)
Ore 16,00 –  “Ballarò” – interrogazioni e testimonianze dei partecipanti (non ci sarà Giovanni Floris, dovrete accontentarvi di Piero) (tendone)
ore 19,00
S.S.ma Messa di ringraziamento (tendone)
Ore 20,00
CENA
Ore 21,30
Spettacolo musicale presso il tendone con i “Body & Soul” (basso, chitarra, organo Hammond, batteria, voce) – musiche soul, rock, rytm and blues.


5 GIUGNO 2005

nella mattinata e nel primo pomeriggio, incontri informali, visita al maneggio, mostra foto e documenti vari, saluti e partenze


Per le prenotazioni rivolgersi a: Giorgio (33979337070)
oppure a Maurizio (3292504663 o 0422-825978 ore serali)
o inviare il modulo all’indirizzo di via Marconi, 55 – 30020 Quarto d’Altino (Ve)
o al seguente indirizzo di posta elettronica: maurizio.donadelli@libero.it

25/05/2005





        
  



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